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Gli hanno portato una torta e intonato un corale «Auguri papa Francesco!». Così circa sessanta ragazzi dell’Azione Cattolica hanno festeggiato in Vaticano il 79° compleanno del Pontefice che li ha invitati a percorrere la strada del bene, del perdono, della pace e della solidarietà e a dire no al male, alla vendetta, alla guerra e all'egoismo. Il Papa li ha ricevuti per il tradizionale scambio di auguri natalizi con l'allegria e la gioia che sempre riserva ai più piccoli e ha lodato l'impegno dell'Azione Cattolica nel favorire nei ragazzi una conoscenza da vicino del Vangelo stimolando quella missionarietà che a lui sta tanto sta a cuore.
«Siamo tutti in viaggio verso il Signore, ma tanti non ci pensano», ha detto il Santo Padre citando il motto “Viaggiando verso Te”scelto per quest'anno dall'Acr: «Ma che cosa significa viaggiare verso il Signore? Significa percorrere la strada del bene, non quella del male; la strada del perdono non quella della vendetta; la strada della pace, non quella della guerra; la strada della solidarietà, non quella dell'egoismo». Francesco ha anche lodato l'iniziativa di carità che i ragazzi dell'Acr hanno scelto di portare avanti in favore dei migranti nella diocesi di Agrigento: «Ieri nell'udienza mi è stato presentato dai genitori un bambino di colore, un bambino che avrà cinque mesi, e mi hanno detto: “È nato sul barcone al largo della Sicilia”. Tanti, tanti! Tanti bambini riescono ad arrivare, altri no. E tutto quello che voi farete per questa gente è buono, grazie di farlo».
Poi ha aggiunto: «Voi ragazzi potete dare un contributo speciale a questa iniziativa con l'entusiasmo, la preghiera, qualche rinuncia per condividere il necessario con altri vostri coetanei che ne sono privi e l'entusiasmo: «A proposito della rinuncia, vorrei fare una domanda, ma rispondete voi ragazzi, non i grandi, eh! Se voi avete due caramelle e tu hai accanto a te il tuo amico o la tua amica che non ne ha, cosa fai? Cosa fate? (un bambino ha risposto: “Le do!”) Le date! E se voi avete una caramella e lui niente, cosa fate? (un altro bambino ha risposto: “A metà!”). La metà... va bene!», ha concluso con il sorriso il Papa.
«Siamo tutti in viaggio verso il Signore, ma tanti non ci pensano», ha detto il Santo Padre citando il motto “Viaggiando verso Te”scelto per quest'anno dall'Acr: «Ma che cosa significa viaggiare verso il Signore? Significa percorrere la strada del bene, non quella del male; la strada del perdono non quella della vendetta; la strada della pace, non quella della guerra; la strada della solidarietà, non quella dell'egoismo». Francesco ha anche lodato l'iniziativa di carità che i ragazzi dell'Acr hanno scelto di portare avanti in favore dei migranti nella diocesi di Agrigento: «Ieri nell'udienza mi è stato presentato dai genitori un bambino di colore, un bambino che avrà cinque mesi, e mi hanno detto: “È nato sul barcone al largo della Sicilia”. Tanti, tanti! Tanti bambini riescono ad arrivare, altri no. E tutto quello che voi farete per questa gente è buono, grazie di farlo».
Poi ha aggiunto: «Voi ragazzi potete dare un contributo speciale a questa iniziativa con l'entusiasmo, la preghiera, qualche rinuncia per condividere il necessario con altri vostri coetanei che ne sono privi e l'entusiasmo: «A proposito della rinuncia, vorrei fare una domanda, ma rispondete voi ragazzi, non i grandi, eh! Se voi avete due caramelle e tu hai accanto a te il tuo amico o la tua amica che non ne ha, cosa fai? Cosa fate? (un bambino ha risposto: “Le do!”) Le date! E se voi avete una caramella e lui niente, cosa fate? (un altro bambino ha risposto: “A metà!”). La metà... va bene!», ha concluso con il sorriso il Papa.





