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mercoledì 27 settembre 2023
 
 

Il Papa all'Acr: «Siate buoni fotografi delle periferie»

16/12/2017  Incontrando una delegazione dell'Azione cattolica ragazzi Bergoglio ringrazia per gli auguri e spinge gli aderenti all'Acr a «provate a fissare l’obiettivo sui compagni e sulle persone che nessuno vede mai e osate fare il primo passo per incontrarle, donare loro un po’ del vostro tempo, un sorriso, un gesto di tenerezza».

Gli auguri per il compleanno li rinviano al giorno dopo perché «ci hanno detto che nella tua terra fare gli auguri in anticipo non va tanto bene». La nutrita schiera di ragazzi dell’Acr che, come ogni anno, fa gli auguri di Natale al Papa lo rassicura che «domani una preghiera speciale sarà proprio per te!». Intanto gli raccontano il percorso fatto con i "nonni" dell'associazione e il loro impegno a «scattare», cioè «a fissare la nostra attenzione, come si fa con l’obbiettivo della macchina fotografica, sulla vita di Gesù, sui suoi gesti, sui suoi incontri. Siamo “Pronti a scattare”», ripetono, «cioè a camminare dietro di lui». Lo ringraziano per il discorso all’Azione cattolica dello scorso aprile, ma anche per il Messaggio della pace che li ha incoraggiati a dare «un aiuto concreto ai rifugiati di Erbil, in Iraq: tra di loro ci sono molti bambini e ragazzi; alcuni sono disabili. Speriamo di riuscire a sostenere chi li aiuta ad avere una vita più serena e più bella». Con lo sguardo rivolto anche «a chi è vicino a noi: anche quest’anno ti abbiamo portato qualche regalo per le persone che il tuo Elemosiniere incontra ed aiuta. Siamo proprio contenti che la generosità del Papa sia condivisa da noi ragazzi dell’Acr».

Il Papa ricambia l’affetto: «Per me sono auguri particolarmente gioiosi», dice ai ragazzi. Auguri che «avete voluto accompagnare con i frutti delle vostre iniziative di solidarietà in favore dei poveri e delle persone più svantaggiate. Grazie di cuore per questo vostro gesto!

Vi sono grato anche perché, in questa lieta circostanza, mi aggiornate sulle vostre attività e iniziative, che dimostrano la vitalità dell’Acr. A questo proposito, voglio dirvi che apprezzo molto gli incontri di conoscenza e di vicinanza che in questo anno – il 150° dalla fondazione dell’Azione Cattolica – state facendo con i “nonni” dell’Associazione. Questa è una cosa molto bella è importante, perché gli anziani sono la memoria storica di ogni comunità, un patrimonio di saggezza e di fede da ascoltare, custodire e valorizzare». E, aggiunge papa Francesco, con lo «slogan “Pronti a scattare”, attraverso la metafora della fotografia, vi impegnate a fissare l’attenzione sui momenti decisivi della vita di Gesù, per cercare di assomigliare sempre più a Lui, il vostro più grande e fedele amico. Guardando alla vita e alla missione di Gesù, noi comprendiamo che Dio è Amore. Dunque, siate buoni “fotografi”, sia di quello che ha fatto Gesù sia della realtà che vi circonda, avendo occhi attenti e vigili. Tante volte ci sono persone dimenticate: nessuno le guarda, nessuno vuole vederle. Sono i più poveri, i più deboli, relegati ai margini della società perché considerati come un problema. Invece, sono l’immagine di Gesù Bambino rifiutato e che non ha trovato accoglienza nella città di Betlemme, sono la carne vivente di Gesù sofferente e crocifisso. Allora questo può essere un vostro impegno; anzitutto chiedetevi: ma io, a chi do più attenzione? Solo a quelli più forti, che hanno più successo a scuola, nel gioco? A chi sono stato poco attento? Chi ho fatto finta di non vedere? Quel guardare dall’altra parte… Ecco quali sono le vostre “periferie”: provate a fissare l’obiettivo sui compagni e sulle persone che nessuno vede mai e osate fare il primo passo per incontrarle, donare loro un po’ del vostro tempo, un sorriso, un gesto di tenerezza».

 
 
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