Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 16 maggio 2025
 
Messa di Natale
 

Messa di Natale: "Non vedono la luce i superbi che fanno le leggi per se"

24/12/2014  Secondo Natale per papa Bergoglio in una basilica gremita da cinquemila fedeli. Dio è paziente con noi, dice il Papa, e ha pietà della bonstra corruzione.

«Dio non conosce lo scatto d'ira e l'impazienza; è sempre lì, come il padre della parabola del figlio prodigo, in attesa di intravedere da lontano il ritorno del figlio perduto». L'omelia della notte di Natale, la seconda del Pontificato di papa Francesco ruota attorno alla «pazienza di Dio», una pazienza quasi incomprensibile per gli uomini. «Dio, che aveva riposto le proprie attese nell'uomo fatto a sua immagine e somiglianza, aspettava. Egli ha atteso talmente a lungo che forse ad un certo punto avrebbe dovuto rinunciare. Invece non poteva rinunciare, non poteva rinnegare sé stesso. Perciò ha continuato ad aspettare con pazienza di fronte alla corruzione di uomini e popoli».
La basilica di San Pietro è piena di cinquemila fedeli . Prima di concludere la messa della Notte SSanta portando in processione il Bambinello, papa Francesco ricorda l'essenza del Natale e ribadisce che il mondo ha bisogno di tenerezza. «La vita va affrontata con bontà, con mansuetudine», dice il Papa. Ed esclama: «Quanto bisogno di tenerezza ha oggi il mondo!». Papa Franceco sottolinea che «l’origine delle tenebre che avvolgono il mondo si perde nella notte dei tempi. Ripensiamo all’oscuro momento in cui fu commesso il primo crimine dell’umanità, quando la mano di Caino, accecato dall’invidia, colpì a morte il fratello Abele. Così, il corso dei secoli è stato segnato da violenze, guerre, odio, sopraffazione». E così anche oggi, ma di fronte a ciò che succede la nostra risposta, «la risposta del cristiano non può essere diversa da quella che Dio dà alla nostra piccolezza».
Dice il Papa che «quando ci rendiamo conto che Dio è innamorato della nostra piccolezza, che Egli stesso si fa piccolo per incontrarci meglio, non possiamo non aprirgli il nostro cuore, e supplicarlo: "Signore, aiutami ad essere come te, donami la grazia della tenerezza nelle circostanze più dure della vita, donami la grazia della prossimità di fronte ad ogni necessità, della mitezza in qualsiasi conflitto».
In questa notte di Natale si può uscire dalle tenebre, si può cercare la luce, ma cercando di essere come i pastori che videro la luce di Gesù. Quella luce «la vide la gente semplice, disposta ad accogliere il dono di Dio. Al contrario, non la videro gli arroganti, i superbi, coloro che stabiliscono le leggi secondo i propri criteri personali, quelli che assumono atteggiamenti di chiusura».

Multimedia
S. Messa di Natale, le immagini della celebrazione
Correlati
WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo