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giovedì 12 dicembre 2024
 
 

Il Papa e la croce di Lampedusa

09/04/2014  Jorge Mario Bergoglio ha benedetto la croce costruita con due assi di legno prese dai barconi arrivati a Lampedusa con il loro carico di dolore e speranza. La croce dei migranti di Lampedusa ora girerà per tutta l'Italia, accolta da chi ne farà richiesta, in una grande «staffetta spirituale».

La croce, simbolo millenario del dolore e del riscatto dalla morte, come una staffetta per non dimenticare. La croce dei migranti di Lampedusa, ideata e realizzata da Franco Tuccio, falegname dell’isola, è stata, infatti, benedetta da papa Francesco in Piazza San Pietro per poi partire per un giro d’Italia.

Visibilmente commosso, il Pontefice ha baciato e benedetto la croce costruita con due assi di legno di 2,80 metri d’altezza per 1,50, pesante 60 chili. Emanuele Vai, presidente della fondazione Casa dello spirito e delle arti, che ha promosso l’iniziativa ha detto che la croce dei migranti di Lampedusa «girerà per tutta l’Italia, accolta da chi ne farà richiesta, in una grande staffetta spirituale». Punto d’arrivo sarà la chiesa di Santo Stefano a Milano, «riferimento delle persone straniere che vivono nella città». Arnoldo Mosca Mondadori, fondatore della Casa dello spirito e delle arti, ha voluto sottolineare «l’importanza di passare di mano in mano la croce come segno di fraternità. Potremo, insieme, riscoprire la croce come simbolo del dolore umano e ritrovarne la bellezza e il valore che, con la risurrezione, comunica vita e non morte».

Quella benedetta mercoledì 9 aprile dal Papa è una delle tante che Franco Tuccio, falegname dell’isola degli sbarchi, costruisce con i legni delle barche affondate o spiaggiate davanti alla marina di Lampedusa. Da Roma la croce proseguirà per altre tappe, inizialmente a Napoli, prima di proseguire al Nord. Il punto d’arrivo sarà a Milano, tra un mese, il 9 maggio. Nel capoluogo lombardo il cardinale Scola ha pensato di sistemare la croce nella chiesa di piazza santo Stefano, la chiesa degli immigrati. Tra le città toccate dalla croce, Verona e Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.

La Fondazione Casa dello spirito e delle arti a Milano, che ha ideato questo singolare giro d’Italia, progetta e promuove iniziative e progetti educativi a favore dell’arte e della cultura come strumenti a sostegno delle persone che vivono condizioni di grave disagio sociale. Franco Tuccio, invece, è il falegname che ebbe l’intuizione di utilizzare materiali attinenti alla vicenda degli sbarchi di immigrati. Per lui, dopo i primi momenti di interesse, questi argomenti rischiano di cadere nell’indifferenza collettiva.

Franco Tuccio.
Franco Tuccio.

Così, Tuccio cominciò nel 2009: «Pensai di prendere i legni delle barche nella discarica e intagliare una croce come simbolo di quello che non si voleva far vedere». Da lì è iniziata una produzione intensa di croci di ogni formato, con richieste che gli arrivavano e continuano a giungergli da ovunque, dall’Italia ma anche dall’estero. Tuccio utilizza sempre i legni avanzati dei barconi fermi nel porto di Lampedusa e li trasforma nel suo materiale artistico e simbolico. E ha anche costruito l’altare per papa Francesco quando il Santo Padre si è recato sull’isola: «Quando ho incontrato il Papa non camminavo, volavo dalla gioia».

Chi vuole aderire all’iniziativa può farlo scrivendo a: Fondazione Casa dello spirito e delle arti, via Col Moschin 10, 20136 Milano, oppure visitando il sito della Fondazione: www.casadellospiritoedellearti.org

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