Prega per la situazione in Colombia, «che continua a essere preoccupante». Papa Francesco, «in questa festa di Pentecoste», prega, al Regina Coeli, «perché l’amato popolo colombiano sappia accogliere i doni dello Spirito Santo, affinché attraverso un dialogo serio si possano trovare soluzioni giuste ai molteplici problemi di cui soffrono, specialmente i più poveri, dovuti alla pandemia». Ed esorta «tutti a evitare, per ragioni umanitarie, comportamenti dannosi per la popolazione nell’esercizio al diritto alla protesta pacifica». Nel suo cuore anche la difficile situazione «dei fedeli cattolici in Cina che celebrano domani la festa della Beata Vergine Maria, celeste patrona del loro grande Paese» e la «popolazione di Goma costretta a fuggire a causa dell’eruzione del Vulcano».
Poi l’annuncio di una piattaforma, «un percorso operativo di sette anni che guiderà le famiglie, le comunità parrocchiali e diocesani, le scuole, le università, gli ospedali, le imprese, i gruppi, i movimenti e le organizzazioni, gli istituti religiosi ad assumere uno stile di vita sostenibile» e l’augurio ai «tanti animatori che oggi ricevono il mandato di diffondere il Vangelo della creazione e di prendersi cura della nostra casa comune».
Prima, nello spiegare il significato della festa di Pentecoste, papa Francesco aveva esortato all’unità perché «ci sono sempre dei gruppetti che cercano la divisione, di staccarsi dagli altri. Questo non è lo Spirito di Dio». E aveva ricordato «un bravo cardinale, che è stato arcivescovo di Genova e che diceva che la Chiesa è come un fiume, l’importante è stare dentro e non guardare le piccolezze che tu preghi in questo modo e quell’altro in un altro. Questo non è di Dio, la Chiesa è per tutti, come ha fatto vedere lo Spirito Santo il giorno di Pentecoste».