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martedì 13 maggio 2025
 
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Il Papa e la Cei: confronto a porte chiuse

22/05/2017  Sorrisi e battute. "Quanto mi farà pagare il cardinale Bagnasco per entrare a Genova?", poi il dibattito serrato

Sorrisi e battute e poi le porte si chiudono. La 70esima assemblea generale dei vescovi italiani comincia in Vaticano in modo del tutto imprevisto, anche se era nell’aria. Dopo un breve saluto del cardinale Angelo Bagnasco, il quale ha ringraziato il papa “per la sua presenza tra noi, segno della premura pastorale con cui ci segue, ci accompagna e ci guida” e assicurato la disponibilità dei vescovi “ad accogliere con docilità la sua parola autorevole e incisiva” il Papa è concesso qualche battuta e ha spiegato di aver preparato un discorso, ma di non volerlo leggerlo e lo ha consegnato ai vescovi. Anche lui ha ringraziato il cardinale Bagnasco per “la pazienza che ha avuto con me”: “Non è facile lavorare con questo Papa”.

Poi un’altra battuta sempre su Bagnasco che lascia dopo dieci anni la presidenza della Cei ma è già stato nominato capo dei vescovi europei: “Lei non è tanto abituato, passa da una presidenza all’altra”. Il Papa voleva dire che Bagnasco non è tanto abituato a lasciare. Infine ha spiegato come intendeva procedere. Prima ha annunciato di aver preparato una “meditazione” che lasciava alla riflessione di ognuno dei presenti, poi ha detto: “Adesso meglio un dialogo sincero. Si domandano le cose chiaramente. Senza paura. Quando quello che presiede non permette il dialogo regna il chiacchiericcio. E io sono disposto a sentire opinioni non piacevoli a me, infatti sono qui come servo dei servi di Dio”. E ha concluso. “Ascoltarvi è quello che debbo fare. Facendo insieme il dialogo. Fino alle 19. Se non c'è niente da dire, finiamo prima”. Infine, un'ultima battuta sul cardinale Bagnasco prima di iniziare il dibattito: "Ha avuto tanta pazienza. Ma ci vogliamo bene, è un'amicizia bella. Soltanto ho una paura: quanto mi farà pagare sabato prossimo per entrare a Genova?"

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