Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 19 aprile 2025
 
 

Il Papa e Lutero

23/09/2011  Benedetto XVI a Erfurt nel giorno del Riformatore. Lutero ha posto la questione di Dio: chi se ne preoccupa oggi tra i cristiani? Con i vertici della Chiesa evangelica.

 Erfurt, dal nostro inviato

Benedetto XVI arriva nelle terre di Lutero e dall’ex-convento degli Agostiniani di Erfurt, dove studiò il padre delle Riforma protestante spiega, davanti ai vertici delle Chiese evangeliche tedesche, che l’errore più grande del passato sul piano dell’ecumenismo è stato quello di concentrarsi su ciò che divide le Chiese cristiane, mentre “il più grande progresso ecumenico degli ultimi decenni” è stato quello di rendersi conto che la “grande comunione” è pregare insieme, è la “comune testimonianza”, insomma è porre insieme al mondo la “questione di Dio”. Il Papa ha ricordato l’esempio dei “martiri dell’epoca nazista” che hanno condotto cattolici e protestanti “gli uni verso gli altri e hanno suscitato la prima grande apertura ecumenica”. E un esempio vivo ancora oggi perché “la fede, vissuta a partire dell’intimo di se stessi, in un mondo secolarizzato, è la forza ecumenica più forte che ci ricongiunge”.

 Erfurt è la seconda tappa del viaggio del Papa in Germania, che si conclude domenica a Friburgo in Baviera. Ratzinger ha incontrato il Consiglio della Chiesa evangelica composto da 15 persone. Il presidente del Consiglio, il pastore Nikolas Schneider, ha sottolineato che insieme le Chiese cristiane devono affrontare insieme la sfida della “rimozione di Dio dall’orizzonte”. Riferendosi ai 500 anni della Riforma di Lutero il pastore ha assicurato il Papa che “l’anniversario della Riforma non sarà caratterizzato da uno spirito di arroganza trionfalistica”. L’anniversario sarà ricordato nel 2017, cinque secoli dal gesto di Lutero che appese le sue famose tesi alla porta della cattedrale di Wittenberg. Il benvenuto al Papa è stato dato dalla “vescova” Ilse Junkermann, che ha parlato di “evento storicamente significativo”.

Il Papa ad Erfurt ha spiegato che Lutero, ponendo il problema di un “Dio misericordioso” ha fatto la domanda fondamentale, “forza motrice di tutto il suo cammino”. E Raztinger ha spiegato che ciò lo “colpisce sempre nuovamente”. E ha chiesto: “Chi oggi tra i cristiani di preoccupa di questo?”. Essere misericordioso per Dio non significa ignorare le mancanze dell’uomo amche quelle che si definiscono “piccole mancanze”, che poi non lo sono. E’ piccola mancanza “la corruzione”? E “la droga”, il “potere del denaro”, l’ “avidità del piacere” o la “violenza che non di rado si maschera con l’apparrenza della religiosità?”. Benedetto XVI risponde che “il male non è un’inezia” e dunque va riproposta la domanda di Martin Lutero: “Qual è la posizione di Dio, come mi trovo io davanti a Dio?”.  Ma avverte che nelle moderne società secolarizzate, é forte per i cristiani la “pressione” a cedere a un “annacquamento della fede” per diventare più “moderni”. E questa è una tentazione a cui non bisogna cedere perchè oggi “la cosa più necessaria per l’ecumenismo” é non perdere “inavvertitamente le grandi cose che abbiamo in comune, che di per sé ci rendono cristiani e che ci sono restate come dono e compito”: “Questo un compito ecumenico centrale”. 

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
2

Stai visualizzando  dei 2 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo