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lunedì 14 ottobre 2024
 
LA LETTERA
 

Il Papa: «San Francesco da Paola, fulgido esempio di santità»

17/10/2022  Le celebrazioni giubilari - scrive Jorge Mario Bergoglio in un messaggio inviato al Correttore provinciale, padre Francesco Trebisonda – «sono un tempo di grazia che aiuta tutti a riscoprire e ad approfondire il carisma del vostro Santo fondatore»

“Fulgido esempio di santità”. Papa Francesco ha definito così San Francesco di Paola in un messaggio inviato al Correttore Provinciale, padre Francesco Trebisonda, in occasione del I° centenario dell’elevazione della chiesa conventuale e santuario di Paola a Basilica Minore. Le celebrazioni giubilari - scrive papa Francesco – “sono un tempo di grazia che aiuta tutti a riscoprire e ad approfondire il carisma del vostro Santo fondatore”, “fulgido esempio di santità e può esserlo ancora oggi non solo per la cara regione Calabria, ma anzitutto per la Chiesa e per la società”.

Le celebrazioni si erano aperte lo scorso anno con una celebrazione eucaristica presieduta dal Correttore Generale dei Frati Minimi di San Francesco di Paola, p. Gregorio Colatorti che aveva sottolineato come questo evento fosse “una grande occasione, un vero e proprio giubileo dove acquisire maggiore consapevolezza di essere parte viva e bella di una comunità fatta non solo di mattoni ma anche di cuori che battono all’unisono per San Francesco”. Un secolo – ha spiegato padre Trebisonda, si “faceva la conta dei danni del primo conflitto mondiale; oggi, invece, imperversa la paura della guerra.

I discepoli di San Francesco di Paola possono essere – ha scritto il Papa – “luminosi modelli ai nostri giorni in cui si avverte la necessità di un permanente rinnovamento di fronte ad una società che talvolta impone una supremazia dell'individuo rispetto alla persona, chiuso nel proprio tornaconto anziché essere aperto alla condivisione dei beni. Nel costante cammino cristiano, si vive invece il comandamento di Gesù come lo ha inteso il Santo: essere luce che illumina i penitenti”. La celebrazione conclusiva è stata presieduta dall’attuale amministratore apostolico della diocesi di Cosenza-Bisognano, mons. Giuseppe Piemontese. L’Ordine dei Minimi è il frutto dell'esistenza penitente ma gioiosa di San Francesco di Paola, che con il suo stile di vita attrasse a sé quanti volevano servire Dio in semplicità di cuore e nel rinnovamento continuo della propria vita. Un ordine nato in Calabria per il rinnovamento della Chiesa: intorno a Francesco di Paola si è formato un piccolo gruppo di eremiti, per i quali il frate ha costruito alcune cellette e una prima chiesetta. Non vi sono documenti storici che attestino quando esattamente si sia costituito questo primo nucleo di seguaci del Santo, ma in base agli studi più recenti – fanno sapere all’Ordine dei Minimi - pare che si possa collocare al 1450.

Una vita austera quella voluta dal frate calabrese, oggi patrono della regione, che ancora viene rispettata dai suoi frati. E poi il quarto voto, quello della “penitenza” che per papa Francesco rappresenta “uno stile di vita che facilita la pratica quotidiana dei valori quaresimali, ossia la totale conversione della mente del cuore a Dio con una particolare attenzione alle necessità altrui. Il Fratello Minimo - scrive - è chiamato ad una continua rinascita interiore, nei 40 giorni della Quaresima e per tutta l'esistenza”. Da qui l’invito a “fare memoria grata del passato con l’audacia di essere uomini protesi al futuro, che incarnano concretamente la peculiare eredità spirituale a voi consegnata dall’amato Eremita, il quale si è adoperato per il dialogo pacifico anche presso i grandi della sua epoca”.

 
 
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