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mercoledì 21 maggio 2025
 
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Il Papa ai nuovi sacerdoti: "Siate pastori di popolo, non chierici di Stato. Non fate gli imprenditori"

25/04/2021  Durante la celebrazione in cui ordina nove presbiteri il Papa parla a braccio, l'omelia indica la strada: "Siete chiamati a un servizio, non a una carriera. Siate vicini a Dio, al Vescovo, tra voi e al popolo. E non dimenticate la misericordia: state lontani dalla vanità dei soldi, il diavolo entra per le tasche"

Siate pastori di popolo, non imprenditori e chierici di Stato. Papa Francesco durante l’omelia per l’ordinazione di 9 sacerdoti indica a braccio la strada: «il sacerdozio è un servizio, non una carriera. Tenete sempre presenti quattro vicinanze: siate vicini a Dio, al vescovo, vicini tra voi e vicini al popolo».

«Siate vicini a Dio nella preghiera, nella Messa, nei Sacramenti, parlate con il Signore che è stato vicino a voi fino a questo momento. Un sacerdote che non prega lentamente spegne il fuoco dello spirito dentro. Siate vicini al vescovo. Qulcuno», ammonisce il Papa, «dirà ma quel vescovo mi tratta male, non mi piace: ma è tuo padre, stai vicino a lui. Ricordo un sacerdote che ebbe la disgrazia di fare uno scivolone, in quel momento ha chiamato il suo vescovo. Se siete in difficoltà rivolgetevi al Vescovo. Siate vicini tra voi, non sparlate mai di un altro sacerdote. Non siate chiacchieroni, non cedete al pettegolezzo. Siate uomini: dite le cose in faccia. Qualcuno dirà: ma è una cosa grave, magari la prende male. Non abbiate paura, siate uomini. E se non siete sicuri consigliatevi con il vescovo ma non sparlate dei vostri confratelli». «Siate sacerdoti di popolo non chierici di Stato. Ricordate da dove siete venuti, ricordate la vostra famiglia, le persone che vi hanno formati, il vostro popolo. Non avete studiato per fare i sacerdoti, avete studiato per il percorso che la Chiesa chiede, ma siete stati eletti dal popolo di Dio. Seguite lo stile di Dio che è la compassione: usate la tenerezza, non chiudete il cuore ai problemi delle persone, ne vedrete tanti, perdete tempo ad ascoltare e a consolare. Siate misericordiosi, siate perdonatori, come fratelli, come padri. Vi auguro questo stile, che è lo stile di Dio. Vi accennavo qualcosa in sacrestia prima della Messa ve lo ripeto qui davanti a tutti», ripete il papa ed è chiaro l’intento di mandare il messaggio anche ai sacerdoti già in servizio, «allontanatevi dalla vanità e dall’orgoglio dei soldi. Il Diavolo passa per le tasche, siate poveri che amano i poveri. Non siate arrampicatori, la carriera ecclesiastica rende funzionari, se un sacerdote fa l’imprenditore perde la povertà che lo avvicina alla croce».

Papa Francesco come spesso gli accade ricorre a un aneddoto: «Ho sentito una volta una storia che mi ha commosso: un sacerdote capace, intelligente, pratico aveva in mano molte amministrazioni. Ma aveva il cuore troppo attaccato all’ufficio, quando un suo anziano collaboratore ha fatto un errore lo ha cacciato: ecco uno che è stato ordinato sacerdote ed è finito imprenditore spietato. Siate pastori, non imprenditori. È bella questa strada delle quattro vicinanze, perché Gesù consola i pastori. Cercate consolazione in Gesù e in Sua Madre, portate le croci, ce ne saranno nella vostra vita, nelle loro mani e non abbiate paura, tutto andrà bene».

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