«Invito tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo».
È il passaggio più forte di papa Francesco che in un videomessaggio per la Campagna della Caritas contro la fame nel mondo ha denunciato «lo scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame. Non possiamo girarci dall'altra parte e far finta che questo non esista. Il cibo a disposizione del mondo basterebbe a sfamare tutti».
Il testo del videomessaggio è stato trasmesso martedì mattina alle 10,30 nella basilica di Santa Cecilia a Roma, dove subito dopo è partita una catena di preghiera mondiale a sostegno della campagna contro la fame. L'iniziativa, intitolata «Una sola famiglia umana, cibo per tutti», è promossa da Caritas Internationalis, nella Giornata mondiale dei diritti umani. L’organizzazione si pone l'obiettivo di debellare la fame nel mondo entro il 2025.
«La parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci», ha detto papa Francesco nel videomessaggio, «ci insegna proprio questo: che se c'è volontà, quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso. Perciò, cari fratelli e care sorelle, vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata. Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario e al tempo stesso facciamoci promotori di un'autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa».
La lotta alla fame, è l’esortazione del Pontefice, si combatte con i gesti di carità ma anche attraverso i comportamenti della vita di ogni giorno: «Questa campagna», ha spiegato Francesco, «vuole anche essere un invito a tutti noi a diventare più consapevoli delle nostre scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione. È anche un'esortazione a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi, vicino o lontano che sia, la fame la soffre sulla propria pelle».
Nel finale, il Papa ha esortato tutti a dare un contributo concreto all’iniziativa: «Vi chiedo, con tutto il cuore», ha detto, «di appoggiare la nostra Caritas in questa nobile Campagna, per agire come una sola famiglia impegnata ad assicurare il cibo per tutti. Preghiamo che Dio ci dia la grazia di vedere un mondo in cui mai nessuno debba morire di fame».
Il Pontefice ha anche ricorda anche che Caritas Internationalis «insieme a tutte le sue 164 organizzazioni-membro, è impegnata in 200 Paesi e territori del mondo e il loro lavoro è al cuore della missione della Chiesa e della sua attenzione verso tutti quelli che soffrono per lo scandalo della fame con cui», ha sottolineato papa Francesco, «il Signore si è identificato quando diceva: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare”».