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sabato 05 ottobre 2024
 
ANGELUS
 

Il Papa: "Il Signore dia forza alle Marche. Il cristiano non lasci correre davanti alla corruzione"

18/09/2022  All'Angelus del 18 settembre papa Francesco commenta il Vangelo dell'amministratore disonesto e al termine della della celebrazione prega per le popolazione colpite dall'alluvione

Papa Francesco in occasione della recita dell’Angelus del 18 settembre 2022, commenta il Vangelo cosiddetto dell’amministratore disonesto. «In che consiste la furbizia dell’amministratore disonesto?», si chiede il Papa, «che cosa vuole dirci Gesù?». L’amministratore «Finisce nei guai perché ha approfittato delle ricchezze del suo padrone e perderà il suo lavoro, ma lui non si dà per vinto, non si rassegna al suo destino, e non fa la vittima, al contrario agisce con furbizia, cerca una soluzione, è intraprendente. Gesù prende spunto da questa storia per lanciarci una prima provocazione, ci dice così: i figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Capita cioè che chi si muove nelle tenebre secondo certi criteri mondani, sa cavarsela anche in mezzo ai guai, sa essere più furbo degli altri, invece i discepoli di Gesù, cioè noi a volte siamo addormentati, oppure siamo ingenui, non sappiamo prendere l’iniziativa per cercare di riuscire nella difficoltà. Penso ai momenti di crisi personale, sociale, anche ecclesiale. A volte ci lasciamo vincere dallo scoraggiamento, o cadiamo nella lamentela e nel vittimismo, invece dice Gesù si potrebbe anche essere scaltri secondo il Vangelo essere svegli e attenti per diffondere la carità, essere creativi per cercare soluzioni buone per noi e per gli altri».

Ma c’è un altro insegnamento che Gesù ci offre: «In cosa consiste la furbizia dell’amministratore? Decide di fare uno sconto a quelli che sono in debito così se li fa amici, sperando che possano aiutarlo quando il padrone lo caccerà. Prima accumulava ricchezza per sé adesso le usa per farsi degli amici che possano aiutarlo in futuro, sulla stessa via: rubare, no? Gesù allora ci offre un insegnamento sull’uso dei beni. Per ereditare la vita eterna non serve accumulare i beni di questo mondo, ma ciò che conta è la carità che avremo vissuto nelle nostre relazioni fraterne: non usate i beni di questo mondo solo per voi stessi e per il vostro egoismo ma servitevene per generare amicizie, per creare relazioni buone, per agire nella carità, per promuovere la fraternità ed esercitare la cura verso i più deboli».

Papa Francesco si sposta sull’attualità: «Fratelli e sorelle, anche nel mondo di oggi ci sono storie di corruzione, come quella del Vangelo, condotte disoneste, politiche inique, egoismi che dominano le scelte dei singoli e delle istituzioni e tante altre situazioni oscure, a noi cristiani non è permesso scoraggiarci o ancora peggio lasciar correre, restare indifferenti, siamo chiamati ad essere creativi nel fare il bene, con la scaltrezza del Vangelo, usando i beni di questo mondo, non solo quelli materiali ma tutti i doni che abbiamo ricevuto dal Signore, non arricchire noi stessi ma per generare amore fraterno e amicizia sociale. Questo è molto importante: generare amicizia sociale. Maria ci aiuti a essere come lei: poveri in spirito e ricchi di carità vicendevole».

Dopo la benedizione si rivolge alla piazza: «Cari fratelli e sorelle ringrazio Dio per il viaggio che ho potuto compiere nei giorni scorsi in Kazakistan, in occasione del settimo congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, mi propongo di parlarne nell’udienza generale di mercoledì prossimo. Sono addolorato per i recenti combattimenti tra Azerbaijan e Armenia, esprimo la mia spirituale vicinanza alle famiglie delle vittime ed esorto le parti a rispettare il cessate il fuoco in vista di un accordo di pace. Non dimentichiamo, la pace è possibile quando tacciono le armi e incomincia il dialogo, continuiamo a pregare per il martoriato popolo ucraino e per la pace ogni terra insanguinata dalla guerra. Desidero assicurare la mia preghiera per le popolazioni delle Marche colpite da una violenta inondazione, prego per i defunti, per i loro familiari, per i feriti e per chi ha subito gravi danni. Il Signore dia forza a quella comunità».

 
 
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