E' il primo giorno di primavera. E proprio perché, nonostante tutto, il dolore - "quel" dolore - può generare una nuova stagione sociale, da quasi due decenni il 21 marzo è anche il Giorno della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia. Quest'anno c'è una novità. Significativa. Alle 17,30 di venerdì 21 marzo , infatti, nella chiesa di San Gregorio VII, papa Francesco incontra i partecipanti dell'iniziativa promossa dalla Fondazione “Libera”, presieduta da Don Luigi Ciotti.
L’incontro è dedicato ai familiari di chi, innocente, è caduto sotto i colpi della camorra, della 'ndrangheta, di cosa nostra, della sacra corona unita. Si tiene alla vigilia della grande manifestazione convocata a Latina, sabato 22 marzo. Lì si svolge il principale evento nazionale della diciannovesima edizione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera.
La Giornata ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie. Oltre 900 nomi di semplici cittadini, magistrati, appartenenti alle forze dell' ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, giornalisti esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. Ma da questo terribile elenco - sottolinea Libera - mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare.
Nel 2013, la Giornata si celebrò a Firenze e vide radunarsi circa 200 mila persone. Nel 2012 fece tappa a Genova. L'anno prima a Milano.