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mercoledì 16 ottobre 2024
 
L'UDIENZA
 

Il Papa: «Ricordiamo i malati di Aids, molti di loro non hanno accesso alle cure essenziali»

01/12/2021  Il primo dicembre è la giornata dedicata alla lotta contro l'Hiv. Francesco è intervenuto al termine dell’udienza generale tutta dedicata alla figura di San Giuseppe: «Amare significa scegliere in piena libertà di prendersi la responsabilità della vita così come ci si offre», ha detto.  «Ecco perché Giuseppe ci dà una lezione importante, sceglie Maria a occhi aperti». Ai fidanzati e agli sposi: «Alla volte si litiga. Non finite mai la giornata senza fare la pace»

Papa Francesco, 85 anni il 17 dicembre, durante l'udienza generale di mercoledì primo dicembre. Tutte le foto di questo servizio sono dell'Osservatore Romano/Vatican Media.
Papa Francesco, 85 anni il 17 dicembre, durante l'udienza generale di mercoledì primo dicembre. Tutte le foto di questo servizio sono dell'Osservatore Romano/Vatican Media.

«Ricorre oggi la Giornata mondiale contro l’Aids. È un’importante occasione per ricordare le tante persone affette da questo virus, per molte delle quali, in alcune zone del mondo, non è disponibile l’accesso alle cure essenziali. Auspico un rinnovato impegno solidale per garantire trattamenti sanitari equi ed efficaci». Papa Francesco è intervenuto sul delicato tema di un fronte sanitario oggi trascurato. Lo ha fatto al termine della consueta udienza del mercoledì prima del saluto ai fedeli italiani.

L'incontro è stato dedicato all'analisi della figura di san Giuseppe, «uomo giusto» e promesso sposo di Maria. «Soprattutto nei rapporti di amore, di affetto, facciamo fatica a passare dalla logica dell’innamoramento a quella dell’amore maturo», ha detto il Santo Padre sulla scorta della storia di Maria e Giuseppe, «due fidanzati che probabilmente hanno coltivato dei sogni e delle aspettative rispetto alla loro vita e al loro futuro. Dio sembra inserirsi come un imprevisto nella loro vicenda e, seppure con una iniziale fatica, entrambi spalancano il cuore alla realtà che si pone loro innanzi».

«La prima fase è sempre segnata da un certo incanto, che ci fa vivere immersi in un immaginario che spesso non corrisponde alla realtà dei fatti», ha spiegato il Papa: «Ma proprio quando l’innamoramento con le sue aspettative sembra finire, lì può cominciare l’amore vero. Amare infatti non è pretendere che l’altro o la vita corrisponda alla nostra immaginazione. Significa piuttosto scegliere in piena libertà di prendersi la responsabilità della vita così come ci si offre. Ecco perché Giuseppe ci dà una lezione importante, sceglie Maria a occhi aperti. I fidanzati cristiani sono chiamati a testimoniare un amore così, che abbia il coraggio di passare dalle logiche dell’innamoramento a quelle dell’amore maturo,  Questa è una scelta esigente, che invece di imprigionare la vita, può fortificare l’amore perché sia durevole di fronte alle prove del tempo».

Litigi nella coppia? Bisogna gestirli: «Non finire mai la giornata senza fare la pace

Talvolta, nei rapporti di coppia, ci si scontra. Non bisogna spaventarsi. Occorre, piuttosto, saper gestire le divergenze ed eventualmente il conflitto, Vangelo alla mano. «Noi delle volte litighiamo, questo succede, tante volte alziamo la voce e volano anche i piatti, ma l’importante è che questo non danneggi la vita del matrimonio». Lo ha detto, a braccio, il Papa, che al termine della catechesi dell’udienza di meroledì primo dicembre ha esortato gli sposi a passare dalle logiche del fidanzamento «all’amore maturo di tutti i giorni». «Non finire mai la giornata senza fare la pace», ha invitato Francesco: «La vendetta del giorno dopo è pericolosissima: non permettete che il giorno dopo cominci la guerra. Ricordatevi sempre: mai finire la giornata senza fare la pace», ha ripetuto Jorge Mario Bergoglio, secondo il quale «passare dal fidanzamento all’amore maturo è esigente, ma dobbiamo andare su questa strada».

Alla fine, una preghiera a San Giuseppe: «San Giuseppe, tu che hai amato Maria con libertà, e hai scelto di rinunciare al tuo immaginario per fare spazio alla realtà, aiuta ognuno di noi a lasciarci sorprendere da Dio e ad accogliere la vita non come un imprevisto da cui difendersi, ma come un mistero che nasconde il segreto della vera gioia. Ottieni a tutti i fidanzati cristiani la gioia e la radicalità, conservando però sempre la consapevolezza che solo la misericordia e il perdono rendono possibile l’amore. Amen».

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Il Papa all'udienza scherza con le suore
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