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sabato 05 ottobre 2024
 
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Il Papa: «Sono sempre pronto ad andare in Cina»

13/09/2022  Francesco parla con i giornalisti durante il volo che lo porta a Nur-Sultan, lungo circa sei ore e mezza sopra Italia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Bulgaria, Turchia, Georgia (nessun sorvolo né dell'Ucraina né della Russia). Jorge Mario Bergoglio prende parte al settimo Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali

Dal nostro inviato

«Non so nulla di un incontro con il presidente cinese, ma sono sempre pronto ad andare in Cina». Papa Francesco,  nonostante il dolore al ginocchio, ha salutato, zoppicante, i giornalisti sul volo che lo porta in Kazakistan. Il Papa non si è soffermato sulla sua salute, ma ha fatto chiaramente capire, anche accettando sorridendo i dolci cinesi preparati per la festa della luna, il suo desiderio di dialogo. Improbabile un incontro con Xi jinping, in questi giorni in visita in Kazakistan. Ma la diplomazia vaticana continua a lavorare a una visita ardentemente desiderata dal Pontefice. Che anche in questo viaggio vuole seminare riconciliazione. Il lontano (ma gustoso)  sapore di Cina, glil'ha consegnato Stefania Falasca, una giornalista tra i circa 80 inviati che seguono Jorge Mario Bergoglio in questo viaggio: è lei che gli ha dato i dolci mandati Yan Zha, l'artista cinese che ha dipinto il quadro di Giovanni Paolo I.

Eva Hernandez gli ha regalato una stoffa tipica del Mozambico in ricordo simbolico della suora uccisa mentre Valentina Alazraki ha consegnato, a nome del gruppo messicano Uniti per la pace, una copia dell'effige preparata nel 2019 per un incontro di premi Nobel per la pace  a Guadalajara.

Francesco è il secondo Papa a raggiungere il Kazakhstan dopo Giovanni Paolo II che si recò nella "terra dei Cosacchi" ventuno anni fa, pochi giorni dopo l'attacco terroristico alle Twin Towers di New York e al Pentagono. Ieri come oggi, la guerra resta lo spettro più spaventoso, anche con la minaccia del disastro nucleare che la contraddistingue.

 
 
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