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mercoledì 13 novembre 2024
 
l'intervento
 

Il Papa: «Sugli abusi la Chiesa deve riparare al danno»

05/05/2023  Francesco, nel corso dell'udienza alla Commissione per la protezione die minori ricorda che solo dopo lo scandalo di Boston si è cominciato a fare chiarezza. Ed esorta tutti ad andare avanti. «Molto si è fatto, ma si può fare ancora un po' di più», ha detto

Fino allo scandalo di Boston la pedofilia, nella Chiesa, è stata coperta. Papa Francesco, parlando a braccio nel corso dell’udienza alla Commissione per la tutela dei minori, ha denunciato che solo «da allora, si è cominciato ad aprire gli occhi». La pedofilia è una «cosa di cui nessuno si accorgeva, nessuno sapeva nulla; quando scoppiò lo scandalo di Boston hanno cominciato a farci caso». E poi ha aggiunto che è «il momento di rimediare al danno». La Chiesa deve essere accogliente per le vittime degli abusi. Non bisogna fermarsi, anche «quando il cammino da percorrere è arduo e faticoso, vi esorto a non bloccarvi, a continuare a tendere la mano, a cercare di infondere fiducia in coloro che incontrate e che condividono con voi questa causa comune». L’invito alla Commissione è di «non scoraggiatevi quando sembra che poco stia cambiando in meglio. Perseverate, andate avanti». Così si potrà rimediare al «danno fatto alle generazioni che ci hanno preceduto e a coloro che continuano a soffrire».

Deve però essere chiaro che «dalla vita ordinaria di una diocesi nelle sue parrocchie e nel suo seminario, alla formazione dei catechisti, degli insegnanti e di altri operatori pastorali, l'importanza della tutela dei minori e delle persone fragili dev'essere una norma per tutti». E deve essere assicurato il rispetto della dignità di ciascuno. Infine il Papa ha detto che di non voler tacere «su un problema che ripeto sempre: le registrazioni che poi sono trasmesse in video di abusi su minori. Nessuno sa dove si fanno, sembra che nessuna autorità sa capire come fermare questo crimine. Nel telefonino, se tu fai una chiave, troverai questo: abusi dei minori, in vivo. Per favore prendete in mano questo problema, che è grave. È un problema in più. Avete già fatto molto,  ma un po' di più si può fare».

 
 
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