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martedì 30 maggio 2023
 
 

Il Parlamento ha fretta solo per i gay

31/07/2013 

Non ci sono solo gli scandali degli sprechi e dei privilegi a nutrire il terreno dell’antipolitica accrescendo la distanza, sempre più grande, tra i cittadini e coloro che siedono in Parlamento. A volte bastano semplicemente i cattivi esempi. La decisione di calendarizzare per lunedì, 5 agosto, alla vigilia della pausa estiva, il disegno di legge sull’omofobia è uno di questi.

Indica che per i nostri parlamentari in questo momento la priorità assoluta è quella di approvare il più in fretta possibile una norma delicata e controversa, con diversi profili di incostituzionalità e un retroterra chiaramente liberticida.


Ma dove vivono i nostri politici? Il Paese è a pezzi, basta fare un giro in qualunque regione, soprattutto al Sud, per vedere capannoni abbandonati, imprese costrette a chiudere, famiglie che non ce la fanno più a mettere insieme il pranzo con la cena. Ci sono 9 milioni e mezzo di persone in povertà relativa (dati Istat) di cui 4 milioni e mezzo che non riescono ad acquistare beni e servizi essenziali per condurre una vita dignitosa. C’è un’Italia che si sta letteralmente desertificando e loro che fanno? Anziché concentrarsi su provvedimenti più importanti, che rappresentano un’effettiva priorità per il Paese, dal taglio del costo del lavoro a misure per far ripartire l’economia, in pieno agosto portano in Aula un ddl che vuole imporre per legge a tutti l’
ideologia del gender e magari, più in là, anche matrimoni e adozioni per le coppie omosessuali.


Il Pdl, per “nascondere” le divisioni al suo interno tra favorevoli e contrari, ha proposto la moratoria e di rinviare tutto in autunno. La sinistra del Pd, invece, punta ad una rapida approvazione per trasmettere ai suoi elettori l’idea che questo strano governo sta guidando il cambiamento del Paese.

Nonostante questa corsa sfrenata, però, una cosa è evidente: la legge sull’omofobia non è in questo momento la priorità per l’Italia. E una classe politica che fa finta di non vederlo è una classe politica che ha perso letteralmente il senso della realtà.

 

 

 
 
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