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martedì 17 settembre 2024
 
Evento
 

Il passaggio delle pecore a Milano diventa uno spettacolo en plein air

13/11/2023  A Milano, nel quartiere periferico di Corvetto, a novembre e maggio c'è la transumanza delle greggi. All'interno del progetto Unlock the city! in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano il 18 e il 19 novembre si svolge la performance all'aperto "Bucolica". Un modo diverso, e gratuito, di scoprire i paesaggi della città

Un gregge di pecore, guidate dai pastori, attraversa Milano due volte all’anno; sembra un fatto impensabile in città e, invece, succede nel quartiere periferico di Corvetto, al confine con la campagna che si estende fino all’Abbazia di Chiaravalle. Pertanto, l’autrice e performer di teatro visivo Marta Cuscunà, su consiglio del professor Antonio Longo, architetto e urbanista del Politecnico di Milano, ha scelto di dedicare una performance teatrale, Bucolica, alla transumanza di novembre, creando un evento in cui coinvolgere la cittadinanza. Bucolica inaugura così il progetto europeo triennale del Piccolo Teatro di Milano Unlock the city!, vincitore di Creative Europe,  con il contributo anche di professori e ricercatori del Politecnico e con il patrocinio del Comune di Milano. 
«Dopo la pandemia» spiega Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro « la città sente il bisogno di riappropriarsi dei paesaggi naturali presenti nel territorio, superando il concetto di limite urbano. Da questa necessità, sono state create 12 nuove produzione, volte a ripensare il paesaggio della città post-pandemica. Oltre a Milano, con il Piccolo Teatro e il Politecnico, specializzato nello studio del paesaggio, sono coinvolte altre città europee con le relative prestigiose istituzioni: il Teatre Lliure di Barcellona, il Teatrul Tineretului di Piatra-Neamt (Norvegia) e la Toneelhuis di Anversa, due accademie esperte nella progettazione scenica  - Østfold University College & Norwegian Theater Academy di Fredrikstad e The Academy of Performing Arts di Praga.»
«Ognuno di noi» prosegue Longhi «durante la pandemia e l’isolamento che ne è conseguito ha sentito un diverso rapporto tra spazio pubblico e privato. Il teatro, pertanto, ha il dovere civile di interrogarsi sulla fragilità del pianeta e sui temi della sostenibilità, in luoghi in cui il limite urbano si percepisce maggiormente, come nelle periferie. Ho coinvolto alcuni artisti, come Marta Cuscunà, il regista e drammaturgo Davide Carnevali e collettivo Sotterraneo, per scegliere una tipologia di paesaggio a loro consona da valorizzare con uno spettacolo ideato appositamente». 
In ogni città coinvolta (Anversa, Barcellona, Milano, Piatra-Neamt), infatti, gli artisti hanno individuato un apposito ambiente: a Barcellona un Hub vaccinale, divenuto spazio culturale, ad Anversa l’intersezione strade, piazze e quartiere. Ogni artista ha sviluppato un progetto, relazionandosi con le strutture e le associazioni presenti sul territorio, proponendo scambi culturali: per esempio, il Politecnico ha ospitato studenti norvegesi, che hanno lavorato nelle zone urbane coinvolte nel progetto. Si sono create così reti di relazioni per offrire alle città documenti concreti, creati da artisti e ricercatori, una base per riflettere sul futuro delle nostre realtà urbanistiche. In situazioni di passaggio, come quelle che stiamo attraversando, è fondamentale scambiare idee con altri paesi e anche dialogare con chi abita il territorio, come abbiamo fatto, coinvolgendo associazioni e realtà dei Municipi 4 e 5, anime del nostro percorso di valorizzazione.
 

Il progetto Unlock the city! inizia, come si è detto, con lo spettacolo Bucolica di Marta Cuscunà, realizzato in una zona limite tra città e campagna, Porto di Mare a Corvetto, in cui la città lascia spazio a un ambiente bucolico. «Non essendo di Milano» spiega la regista «ho studiato il territorio, cercando una comunità “non umana” e su consiglio del professor Antonio Longo, ho scoperto che a Corvetto, esiste un gregge di pecore giganti bergamasche, che passa per la transumanza a maggio e a novembre, secondo i loro ritmi naturali, seppure sconvolti.all’emergenza climatica e, a maggio, non hanno potuto spostarsi per le forti piogge. Ho incontrato il gregge con i suoi pastori e ho capito come funziona il rapporto tra il gregge e gli “umani”. Nella mia ricerca ho dedicato attenzione anche al passaggio sonoro, di solito urbanizzato con i rumori della ferrovia di Rogoredo, del traffico, delle campane dell’Abbazia di Chiaravalle: esso viene trasformato dal gregge in un ambiente bucolico appunto, il belare degli animali, lo scampanio dei campanacci e anche il sistema di comunicazione dei pastori, fischi, schiocchi, trilli, unità di suono che hanno un significato. Ho approfondito il loro sistema di comunicazione e ho scoperto che il linguaggio fischiato funziona ancora oggi per trasmettere messaggi a lunga distanza tra pastori che vivono in zone isolate in cui il paesaggio è arduo da attraversare, anche se orami è in via d’estinzione, sopraffatto dall’esistenza dei cellulari.  Ne rimane uno, usato a La Gomera, una piccola isola vulcanica delle Canarie, utilizzato dai pastori: il Silbo.  Nella mia performance ho unito il gregge, i pastori italiani e i fischiatori della Gomera; infatti, oggi, in un tempo di emergenze climatiche, mi pare importante valorizzare chi si prende cura della natura, come i pastori, dando un esempio di come si salva una tradizione dall’estinzione. Con la mia performance vorrei mostrare anche a chi parteciperà una parte della bellezza del Silbo Gomero, una lingua vera e propria, una cultura radicata che non si vuole venga perduta e viene studiata nelle scuole dell’isola e diffusa dall’Associazione Culturale che si prodiga perché possa durare; infatti, il linguaggio fischiato si è evoluto in un modo di comunicare anche tra umani e non solo con gli animali. Nella performance a seconda degli eventi naturali delle giornate di sabato e domenica, gli spettatori potranno riscoprire il contatto diretto con la natura presente nelle nostre città»
Attraverso la performance si potrà così conoscere meglio Porto di Mare a Milano, una grande radura, un luogo insolito di Milano in cui il porto del nome, una sorta di idroscalo, è stato sotterrato negli anni Settanta e ora non si vede più, ma è un luogo di convergenza di identità differenti. 
 

Dove e quando

  

Sabato 18 e domenica 19 novembre 2023, ore 12
Il punto di accesso è situato in Via San Dionigi 121 a Milano (Cascina Carpana).
Per raggiungere il punto di accesso è possibile utilizzare il bus n.77 (fermata Via San Dionigi 121). L’azione performativa si svolgerà all’aperto e si effettuerà anche in caso di maltempo. All’ingresso, sarà consegnato al pubblico un poncho impermeabile. Si consiglia comunque di indossare scarpe adatte. Bucolica si adatta ai ritmi della transumanza, per cui è possibile che il gregge non sia presente durante l’azione performativa. I pastori saranno accompagnati da cani da guardianìa. Si sconsiglia, pertanto, di portare animali nel luogo della performance.
partecipazione gratuita con prenotazione su piccoloteatro.org
tel. 02.21126116
 

 
 
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