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martedì 17 settembre 2024
 
Il caso italiano
 

La piccola Faada, musulmana, accolta in una famiglia cattolica

30/08/2017  Al contrario del caso inglese, una coppia di genitori affidatari di Buccinasco, molto credente, non ha forzato la bambina a seguire la propria religione, e ha rispettato il volere della madre naturale rispetto ad alcuni precetti islamici

Può accadere anche in Italia che un bambino sia affidato a una famiglia di religione diversa. È capitato a Grazia e Diego, residenti a Buccinasco nell’hinterland milanese, genitori affidatari di Faada, una bambina senegalese di religione islamica allontanata dalla madre che non era in grado di occuparsi di lei. «Prima di arrivare da noi è stata in una comunità con il fratello maggiore», spiega Grazia. «Abbiamo avuto dei colloqui con la madre che si è raccomandata di non farle mangiare carne di maiale. Per il resto l’ha proprio affidata a noi, e ha invitato la sua bambina a considerarci la sua famiglia e a ubbidire “a mamma e papà”. La piccola era molto legata alla madre e all’inizio sentiva molto la sua mancanza:  ha continuato a sentirla telefonicamente e a vederla da quando è rientrata dall’Africa dove si era momentaneamente trasferita. Ma anche grazie a ruolo di nostro figlio, che aspettava una sorellina da tempo e che l’ha accolta con grande disponibilità, si è ambientata alla perfezione. Noi siamo una famiglia  cattolica praticante, molto credente, ma non l’abbiamo certo mai forzata a seguire la nostra religione e siamo ben attenti a rispettare il volere della madre. Siccome fa parte della famiglia la domenica viene con noi alla Messa, a cui assiste da semplcie spettatrice. Quello che potrà accadere in futuro non lo sappiamo. In generale viviamo molto il presente, per esempio ora  scade il decreto di affido e dovrà essere rinnovato, si vive il momento, non ci capita di pensare che un domani non potrebbe esserci più. Noi siamo consapevoli  che comunque vada ci rimarrebbe la soddisfazione di aver dato delle opportunità a una bambina che aveva delle difficoltà. Nell’affido la cosa più difficile è accettare tutto il pacchetto, compreso il fatto che ci siano dei genitori naturali che conservano dei diritti sul bambino, poiché la genitorialità non decade».

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