Si chiama Leone Lucia. E’ il figlio di Chiara Ferragni e di Fedez. E’ appena nato, ma di lui già sappiamo tutto. Perché i genitori ce lo hanno mostrato nei loro social, che rappresentano uno dei luoghi dove i due spesso si mostrano e si raccontano ai loro milioni di followers. Poiché loro vivono anche nei social, il loro bambino non poteva essere da meno. Così Leone Lucia è già una piccola star di Instagram, Facebook, Snapchat. E chi più ne ha, più ne metta. In molti hanno criticato la sovraesposizione mediatica del neonato. I genitori si sono difesi dicendo che moltissimi altri, prima di loro, hanno raccontato tutto della loro neo-genitorialità attraverso i rispettivi social. E che tra l’altro, mostrare una vita che nasce è molto meglio che pubblicizzare, attraverso i propri social, comportamenti a rischio. Dicendo questo, probabilmente Fedez si è tolto un sassolino dalla scarpa e ha trasversalmente colpito “al cuore” il rapper del momento - che lo ha sostituito nelle preferenze degli Italiani - il cui ultimo CD ha avuto più successo del suo, reo di aver diffuso immagini a base di codeina attraverso i suoi social. E’ indubbio che siamo tutti più contenti se qualcuno ci mostra le foto di un bel neonato piuttosto che le immagini di sostanze ad alto potere psicotropo. E’ decisamente più salutare.
Ma forse i due neo-genitori dovrebbero riflettere su una cosa: chi li invita a non sovraesporre l’immagine del loro Leone Lucia forse non li sta criticando e basta. Forse li sta invitando a scegliere per il loro bambino un copione differente da quello che ha generato il successo dei due genitori, la cui fama sui social è di proporzione planetaria. Attraverso i loro canali social, Fedez e Chiara hanno venduto di tutto. Hanno messo in piedi un impero che non ha uguali in termini di profitto economico. E questo va a loro merito, non a loro demerito. Aver deciso di fare della propria vita, una sorta di reality show in presa diretta può essere opinabile per molti di noi ma può anche essere una scelta ponderata che due adulti, maturi e consapevoli, fanno perché sanno quali sono i vantaggi che ne ricavano e anche perché prevedono di essere in grado di gestirne le conseguenze, con i relativi onori ed oneri.
Chiara e Fedez, però, in questo momento, dovrebbero anche riflettere sul fatto che forse è meglio non trattare l’immagine del loro bambino con gli stessi criteri con cui gestiscono l’immagine delle tantissime altre cose che mostrano nei loro profili social. La preoccupazione di molti – e non è una critica, ma semplicemente una preoccupazione – è che Leone Lucia diventi una delle tante “cose” alle quali si appassionano i loro milioni di followers. Qualcosa da guardare e consumare come un capo di vestiario, un paio di scarpe, un prodotto che finisce in quei canali social ultra-frequentati, grazie ad un contratto tra la multinazionale che lo produce e i due Re Mida del web.
Sarebbe bello che per Leone Lucia, Chiara e Fedez facessero una mossa rivoluzionaria. Ovvero, che lo tenessero protetto dallo sguardo del loro pubblico. Non per nasconderlo e negarlo alla curiosità dei fan, bensì per permettere a quel bambino di crescere fuori dalla logica dei riflettori che costantemente inseguono mamma e papà.
Leone Lucia, oltre ad essere il figlio di Chiara e Fedez, è Leone Lucia. Ovvero un bambino che ancora non sa chi è e chi sarà. Che come tutti i neonati del mondo va protetto e amato, fatto sentire sicuro e accudito dall’affetto tenero e partecipe dei suoi genitori. Farlo diventare un bambino “pubblico” potrebbe non piacergli. Potrebbe disturbare il suo bisogno di quiete e di intimità. Potrebbe tra qualche anno trasformarsi in un boomerang che gli si ritorce contro. Quanti potrebbero tra quattro o cinque anni fermarlo per strada, al parco dove gioca e chiedergli di fare un selfie con lui? Quanti potrebbero andare negli stessi luoghi che lui frequenta, semplicemente per vederlo, toccarlo, poter dire: “Gli sono stato accanto, ho toccato un angolo della sua maglietta”.
E’ probabile che Chiara e Fedez questa cosa non la desiderino proprio per il loro bambino. E allora devono incominciare a costruire il suo diritto alla privatezza e all’intimità già da adesso. Solo facendo così, i loro followers impareranno che Leone Lucia non può essere considerato e trattato alla stregua di mamma e papà, ovvero come una persona con cui è bello scattarsi un selfie o da cui si vorrebbe essere toccati e sfiorati.
Infine un’ultima raccomandazione: quando ci nasce un figlio siamo noi che dobbiamo rivoluzionare la nostra agenda e trasformare la nostra vita in modo tale da andare incontro ai suoi bisogni. Bisogni che un bambino non sa reclamare, ma che devono essere chiari nella mente di mamma e papà, tanto da spingerli a soddisfare quei bisogni in ogni modo possibile. Troppo spesso oggi, con i bambini, si fa l’esatto contrario. Ovvero gli si chiede di essere disponibili e di inserirsi nel palinsesto delle nostre vite, di adattarsi alle nostre esigenze, di essere accondiscendenti nei confronti dei bisogni di mamma e papà. Ma questo può fare molto male ai bambini. Chiara e Fedez, se leggete queste parole, non vivetele come una critica, ma semplicemente come un consiglio. Da genitore a genitore.