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mercoledì 16 ottobre 2024
 
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AtmospHera, Il primo cinema dentro un carcere

13/11/2019  Succede a Bologna, al carcere della Dozza ed è l'unico caso di sala cinematografica aperta ai detenuti e al pubblico esterno su prenotazione

Si chiama AtmospHera ed è il primo cinema in Italia inaugurato dietro le sbarre di un carcere ma aperto a tutti. Nella platea, con 150 posti a sedere, i detenuti si mescolano col pubblico per godersi i film dei circuiti di prima visione. Succede a Bologna, all’interno del carcere circondariale Rocco d’Amato, meglio conosciuto in città come carcere della Dozza. L’iniziativa è dell’Associazione Cinevasioni in collaborazione con la stessa direzione del Carcere, con il sostegno di RaiCinema e il patrocinio dell’Università di Bologna. Il nuovo cinema è a tutti gli effetti una sala cinematografica cittadina, dotata di schermo fisso, impianto audio video professionale e pannelli fonoassorbenti, anche se ovviamente l’apertura al pubblico dovrà osservare determinate condizioni.

La cadenza delle proiezioni sarà mensile o bimensile. La comunicazione sarà data con anticipo, 100 posti resteranno riservati ai detenuti e 50 invece saranno prenotabili dal pubblico esterno. Gli interessati potranno registrarsi sul sito dell’associazione (www.cinevasioni.it) inviando copia dei loro documenti. La precedenza, in caso di eccesso di iscrizioni, sarà data agli studenti delle scuole superiori e agli universitari.

Un progetto che s’inserisce tra i percorsi rieducativi e di riabilitazione, nella convinzione della valenza culturale del cinema e anche della valenza educativa dell’incontro. Al termine delle proiezioni, infatti, è previsto un dibattito in sala cui potranno partecipare anche i detenuti presenti. Il percorso che ha portato alla nascita del cinema AtmospHera affonda le radici nell’ottobre 2015, quando grazie a un contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, tuttora partner, e alla volontà di un gruppo di professionisti del settore oggi costituitisi nell’Associazione Cinevasioni, viene inaugurato il primo percorso formativo in ambito cinematografico nell’Area Pedagogica della Casa Circondariale. L’obiettivo è anche quello di formare una giuria costituita interamente da detenuti per Cinevasioni, primo festival del cinema in carcere, che ha già visto due edizioni. Il corso di cinema prosegue tuttora e ha visto negli anni aumentare i suoi iscritti. Nel 2018, grazie alla donazione di oltre 700 dvd di Rai Cinema, è stato fondato un secondo Dipartimento scolastico, questa volta all’interno dell’Area Penale, dando il via anche a corsi di catalogazione filmica. Lo scopo questa volta è quello di formare nuove figure lavorative capaci di catalogare e archiviare testi filmici, in vista dell’apertura della prima videoteca della Rocco D’Amato. L’Associazione ha inoltre lo scopo di coinvolgere nelle proprie attività organizzative detenuti in regime di semilibertà per favorire il loro reinserimento lavorativo. 

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