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martedì 15 ottobre 2024
 
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«Ormai una vita vale zero»

11/09/2020  La riflessione di un papà ed educatore per vocazione, Gino Gandolfo, incaricato regionale di Azione Cattolica Sicilia, che si è sentito interrogato profondamente dal pestaggio e dall'uccisione di Willy: «Come adulti non abbiamo saputo educare, trasmettere i valori giusti. E io mi sento in colpa»

Ecco il testo che Gino Gandolfo ha pubblicato sul suo profilo Facebook.

Io sono un Padre. Quando la sera mio figlio di 17 anni mi dice "papà io esco" mi passa davanti un mondo.

Ma non posso fargli ogni volta mezz'ora di discorso. Mi fido di lui. Ma tutto questo non basta. Sapete quante volte mi ha detto che nel centro storico della nostra città alcuni bulletti camminando in gruppo sbattono volutamente contro alcuni ragazzi per cercare discussione e quindi la rissa ?

Sapete quanti ragazzi si rifugiano nei negozi per evitare questi bulli ?

Accade ogni giorno in ogni nostro paese, quasi. Risse in piazza per colpa di ragazzi ubriachi, discussioni fuori le discoteche per presunte occhiate...

Insomma siamo sommersi da persone violente che cercano la violenza.

Vedete tutti questi ragazzi, sono figli nostri.

Qualcosa non quadra. C'è un modello educativo che sta restituendo adulti pericolosi, frustrati e soprattutto pieni di rabbia e odio. Lasciate perdere i tatuaggi e gli stereotipi. Qui il problema è che una vita vale zero. E io sinceramente ho paura. Per mio figlio e per i nostri ragazzi. Non ho un nemico da combattere qui bisogna capire che come adulti non abbiamo più saputo educare e trasmettere i giusti valori. Io mi sento in colpa...

Io non riesco a rassegnarmi. È vero servono pene severe, serve un servizio di controllo del territorio all'altezza della pericolosità della situazione. Occorre che chi sbaglia paghi e non la faccia franca. Ma io non mi accontento.

Io non voglio che i nostri figli non alzino le mani a qualcuno perché hanno paura di quanto carcere potrebbero fare.

Io voglio che i nostri figli si rispettino, che non alzino le mani perché è una cosa sbagliata. Perché la violenza va sempre evitata, perché le persone sono sacre. Tutte. Perché i nostri figli devono scegliere il bene. E farlo anche.

Stamattina leggo che i genitori di un ragazzo indagato per l'omicidio di Willy hanno dichiarato che i loro ragazzi "non hanno fatto nulla di male in fondo Willy era solo un immigrato". Mi sono sentito male. Credetemi. Sto male. Perché mentre tutta l'Italia , giustamente era indignata e arrabbiata contro questi quattro delinquenti, ci sono alle loro spalle genitori che applaudono le loro imprese. Che sottovalutato le oscenità da loro commesse. Come essere alla luce di tutto questo ottimista e fiducioso ?

Intanto mio figlio stasera potrebbe ridirmi "papà io esco" e io continuo ad avere paura. Ma farò di tutto affinché le nuove generazioni che passano accanto a me abbiano un esempio di bene e di amore verso tutto e tutti.

Posso fare la mia parte ... Ma ho paura.

Perché non basta !

Perdonaci Willy ...

Gino

 

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