FRANCO P. Cosa intende Gesù quando dice: «Non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga » (Mc 13,30; cfr. anche 9,1), cioè il suo ritorno e il giudizio finale?
Per analizzare questo detto di Gesù
bisogna tener presente che nel cap. 13 di
Marco (cfr. anche Mt 24) si usa il linguaggio
simbolico proprio della letteratura
apocalittica, un modo di esprimersi abbastanza
comune e comprensibile per l’israelita
del tempo di Gesù, ma molto lontano e
oscuro per noi oggi, e che pertanto si presta
a essere frainteso se preso alla lettera. L’evangelista
riporta ed elabora questi detti
di Gesù per una comunità cristiana che
sperimenta la persecuzione (cfr. 13,24), allo
scopo di portare luce e incoraggiamento.
Inoltre, nella prima fase del cristianesimo
si attendeva il ritorno imminente di Cristo
nell’arco della vita di una persona, ed era
molto viva la domanda sul “quando”, visto
che nel momento in cui si scriveva il Vangelo
(a 30-40 anni dalla morte di Gesù)
sembrava ritardare. Il senso complessivo,
alla luce del contesto, è che occorre essere
sempre pronti, e vedere le cose dal punto di
vista della fine (cfr. 13,31).