Un’alleanza sulle note di Beethoven e Schubert per cancellare la poliomielite dal mondo e per altre cause solidali. I protagonisti? Il Distretto 2041 del Rotary International (48 club dell’area milanese) e l’Accademia Teatro alla Scala. Come? Con borse di studio, masterclass, partnership per eventi artistico-culturali con il fine di arricchire l’offerta formativa scaligera.
All’inizio del 2018 è stato firmato tra le due istituzioni un accordo biennale che permetterà a 70 ragazzi fra i 18 e i 26 anni, provenienti da 10 diverse nazioni e passati per una severa selezione, di approfondire la tecnica strumentale sotto la guida delle Prime parti dell’Orchestra della Scala.
La proposta didattica dell’Accademia, presieduta da Alexander Pereira e diretta da Luisa Vinci, si articola in quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico, Management) e applica la filosofia dell’“imparare facendo”: affianca alle lezioni teoriche e pratiche in aula un’intensa attività “sul campo”. Spettacoli, esposizioni, produzioni di opere che aiutano altri. Insomma, il Rotary investe su cultura e giovani artisti che, a loro volta, generano solidarietà. L’esordio è stato il 15 marzo, quando la neonata compagine orchestrale ha debuttato alla Scala con il maestro Michele Mariotti, direttore del Teatro Comunale di Bologna. Il ricavato della serata ha finanziato la campagna Polio Plus per l’immunizzazione dei bambini. Si tratta di un progetto lanciato nel 1978 dall’Oms e che, da allora, il Rotary sostiene con fedeltà. Ora è possibile cancellare il virus della polio dal mondo: la malattia è endemica solo in Pakistan, Afghanistan e Nigeria. L’obiettivo può essere raggiunto entro il 2019.