Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 19 settembre 2024
 
dossier
 

Il sacrificio di don Giuseppe per la sua comunità

24/03/2020  Avrebbe donato il suo respiratore a un giovane malato. Il gesto dell'arciprete settantaduenne di Casnigo, in provincia di Bergamo, rivelato dalla stampa locale, non trova riscontro. Si sa, però, che, prima di ammalarsi, più volte aveva detto: "Preferirei che al mio posto fossero salvati i più giovani"

Don Giuseppe Berardelli, 72 anni, arciprete di Casnigo, diocesi di Bergamo, aveva detto più volte, prima di ammalarsi, che avrebbe preferito, se fosse stato necessario, che al suo posto venisse salvato qualcuno più giovane. Ricoverato a Lovere, sempre nella bergamasca, dopo aver contratto il coronavirus, secondo il periodico locale Araberara che ha raccolto la testimonianza di un operatore sanitario di cui non ha indicato il nome, avrebbe donato il suo respiratore a un giovane ammalato: «Don Giuseppe Berardelli», si legge nel giornale locale, «è morto da prete. Aveva a disposizione il respiratore e mi commuove profondamente il fatto che lui, arciprete di Casnigo, vi abbia rinunciato di sua volontà per destinarlo a qualcuno più giovane di lui che ora può sperare di salvarsi». Il sacerdote è morto nella notte tra il 15 e il 16 marzo e, sebbene non vi siano riscontri sull'episodio, è ricordato da tutta la sua comunità per la sua estrema generosità.

La diocesi di Bergamo sta pagando il prezzo più alto per numero di sacerdoti morti per portare conforto stando accanto ai malati. In tutta Italia, finora sono oltre cinquanta i sacerdoti che hanno perso la vita a causa del coronavirus.

Multimedia
La fila di bare a Seriate. «Un gesto d'amore perché si sentano già nella casa del Padre»
Correlati
Un canto a Maria: «Ci affidiamo a te»
Correlati
La fila di bare a Seriate. «Un gesto d'amore perché si sentano già nella casa del Padre»
Correlati
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo