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martedì 17 settembre 2024
 
 

Il segreto è metterci il cuore

07/11/2013  «Si ha sempre qualcosa da dare, ma si riceve anche tanto. I momenti più belli sono quelli in cui si parla con le persone. Quando spieghiamo a chi si avvicina che siamo lì per un fine nobile»

Una giornata trascorsa dietro il banchetto a offrire cioccolatini, arance o azalee per aiutare la ricerca sul cancro è molto divertente. Può sembrare strano, contraddittorio, ma è così. «Ci sono persone che vengono determinate per fare un’offerta e altre a cui bisogna spiegare la nostra attività. Io ho un approccio sorridente, perché sono così, solare. E sono convinta che si possa affrontare a cuor leggero anche un tema così serio e importante come la ricerca sul cancro. Perciò quando faccio volontariato cerco di sorridere», racconta Francesca Sara Curatola.

 Come ha conosciuto l’Airc?

«Quando da Roma mi sono trasferita a Ferrara, dove faccio l’avvocato, ci sono arrivata attraverso amici».

Quanto del suo tempo dedica al volontariato?

«Partecipo tutte le volte che mi viene richiesto, sono presente con il banchetto delle azalee a maggio, cioccolatini a novembre, arance a fine gennaio».

L’obiettivo del volontario è finire quello che ha sul banchetto?

«Sì, certo, è una cosa che dà soddisfazione. Ma il senso della mia partecipazione non è questo, è nella gioia che provo nel rendermi utile. Il volontario ha sempre qualcosa da dare, ma riceve anche tanto. I momenti più belli sono quelli in cui si parla con le persone. Quando spieghiamo che siamo lì per un fine nobile. Si spendono tanti soldi per cose superflue, invece con l’Airc si riceve qualcosa di buono e di importante e si dà un importante contributo alla ricerca».

Ci sono momenti difficili?

 «C’è chi si avvicina al banchetto con gli occhi lucidi. Qualcuno piange, chiede aiuto, oppure vuole raccontare la sua storia. Ricordo un signore anziano che con le lacrime agli occhi mi ha dato 20 euro “per mia moglie, che non c’è più”».

Un messaggio?


 «Vieni a fare il volontario, c’è bisogno di te. Più siamo, più fondi possiamo raccogliere. Non occorre avere una preparazione speciale, basta metterci il cuore, il resto è facile. Tutti possono trascorrere una giornata ricca di soddisfazione e andare a dormire stanchi ma contenti».

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