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Il sogno di Luca

22/03/2021  L’impegno preso dalla dottoressa, da 30 anni in Repubblica Democratica del Congo di portare a termine una delle opere volute dall’ambasciatore Attanasio. E la canzone ispirata all’omelia dell’arcivescovo Delpini

L'ambasciatore Luca Attanasio durante la visita alla dottoressa Chiara Castellani, a Kenge, in RD Congo, insieme al vescovo Jean-Pierre Kwambamba.
L'ambasciatore Luca Attanasio durante la visita alla dottoressa Chiara Castellani, a Kenge, in RD Congo, insieme al vescovo Jean-Pierre Kwambamba.

«Sono in Congo da trent’anni ma nessuno, nessun ambasciatore era venuto a Kenge. Luca Attanasio era venuto a trovarci, aveva dormito dalle suore, aveva partecipato alla messa delle 6 del mattino, aveva visitato l’Istituto superiore per le tecniche mediche, la scuola per infermieri, e tutte le nostre strutture, insieme al vescovo Jean-Pierre Kwambamba, aiutandoci anche nella riparazione del tetto dell’Ospedale Saint Esprit. Ma la cosa più importante che ha fatto per me risale all’anno scorso quando mia madre è stata molto male. Luca si è fatto in quattro per aiutarmi a tornare in Italia con un volo umanitario nonostante le difficoltà causate dalla pandemia. Era tanto buono, ve lo assicuro. Una persona estremamente semplice e molto socievole, amava la gente e la gente lo amava».

Abbiamo imparato a conoscere il coraggio e l’intraprendenza della dottoressa Chiara Castellani dai sui libri. Quello del 2017, scritto con Mariapia Bonanate per le Edizioni San Paolo, è una lunga lettera scritta all’infermiere ammalato di Aids con il quale, a bordo di una motocicletta, ha percorso la savana nella provincia del Kwango, nella diocesi rurale di Kenge, per raggiungere i villaggi più remoti e curare gli ammalati. Come in un testo di etnologia, appaiono le vicissitudini sociali e culturali che caratterizzano la Repubblica Democratica del Congo. La sua testimonianza sull’ambasciatore Luca Attanasio, morto durante un tentativo di rapimento insieme al carabiniere Vittorio Iacobacci e all’autista Mustapha Milambo, è diretta ed efficace. Insieme al suo impegno.

La dottoressa Chiara Castellani a Kenge, in RD Congo.
La dottoressa Chiara Castellani a Kenge, in RD Congo.

Maternità Saint Esprit, il sogno di Luca Attanasio

«Era il sogno di Luca: terminare la costruzione della Maternità Saint Esprit attraverso la Ong Mama Sofia. Ma il Covid lo aveva frenato e il suo assassinio sembrava aver ucciso anche i suoi sogni. Ma non è così. Grazie alle Ong Song-Taaba e Gaia e a tutti voi siamo già a quota 8.000 euro e stiamo ricominciando i lavori. La memoria è sacra».

A Limbiate (MB), gli amici più vicini a Luca Attanasio stanno raccogliendo testimonianze, pensieri e ricordi con l’intenzione di creare un diario da consegnare alla famiglia, alla moglie e alle figlie. La gratitudine e la generosità nei confronti dell’ambasciatore è grande. La parrocchia sta raccogliendo i contributi per la ONG guidata dalla moglie Zakia Seddiki. Il cantautore leccese Gianfranco Villanova, artista impegnato nella produzione di canzoni anche su temi sociali - suo il testo “Paese senza verità" che ha partecipato al premio “Musica contro le mafie”, voluto dall’Associazione Libera di don Ciotti -, toccato dalla vicenda umana di Luca e dal dialogo che l’arcivescovo di Milano Mario Delpini nell’omelia dei funerali aveva immaginato tra l’ambasciatore e il Signore, che lo accoglie nell’aldilà, ha fatto avere alla famiglia il brano “Vieni qui”, disponibile ora su YouTube (https://youtu.be/ZghzotCjNr0).

Vieni qui, il brano su Youtube dedicato a Luca Attanasio

  

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