Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 04 ottobre 2024
 
Navi dei migranti
 

Il Tar del Lazio sospende il divieto di Salvini: l’Open Arms verso Lampedusa

14/08/2019  Potrebbe essere in via di soluzione lo stallo che dura da molti giorni sui 503 naufraghi a bordo delle navi delle Ong, non solo di quella spagnola ma anche della Ocean Viking. Il provvedimento dei giudici romani fa riferimento alla violazione delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso presenti all’interno del Decreto sicurezza bis

Sembra finalmente sbloccata la situazione di stallo che teneva 503 naufraghi da giorni e giorni in mezzo al Mediterraneo: il Tar del Lazio ha preso la decisione di sospendere il divieto di ingresso della nave dell’Ong Proactiva Open Arms nelle acque territoriali italiane: lo ha annunciato la stessa organizzazione non governativa spagnola che da 13 giorni stazionava in acque internazionali con 151 migranti a bordo: «Sulla base della decisione dei giudici», ha comunicato, «ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino». Il ministro dell’Interno Salvini aveva vietato l’ingresso in Italia sulla base del Decreto sicurezza bis. La nave sta già facendo rotta verso Lampedusa e il suo arrivo davanti alle coste siciliane è previsto per questa sera.

Qui e in copertina: i naufraghi a bordo della Open Arms.
Qui e in copertina: i naufraghi a bordo della Open Arms.

Il Tar ha preso la decisione sulla base di un ricorso presentato dai legali della Ong spagnola nella quale – scrivono – «facevamo presente la violazione delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso presenti all’interno del Decreto sicurezza bis». Il Tar, quindi, ha riconosciuto l’ipotizzata violazione «nonché», aggiunge la Open Arms, «la situazione di eccezionale gravità ed urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi a bordo della nostra nave». I giudici hanno dato il via libera, in questo modo, alla possibilità di prestare soccorso alle persone a bordo e di completare con l’arrivo in un porto sicuro dell’azione di soccorso prevista dalle norme internazionali.

 

Proprio poche ore prima del provvedimento del Tar il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, aveva lanciato l’allarme sul deterioramento delle condizioni a bordo e i rischi connessi alla situazione meteorologica in ulteriore peggioramento.

Già ieri, 13 agosto, il Tribunale di Palermo – in risposta a un esposto presentato dalla Open Arms il 7 agosto – aveva chiesto urgenti chiarimenti al Governo italiano in relazione ai 32 minori a bordo: il divieto di ingresso nel mare italiano rischiava di configurarsi come respingimento di fatto, pratica in qualunque caso inammissibile nei confronti di bambini e ragazzi.

A bordo della Ocean Viking.
A bordo della Ocean Viking.

Il provvedimento dei giudici romani probabilmente sblocca anche la situazione della Ocean Viking, la nave di Msf e Sos Mediterranee con 356 naufraghi a bordo, di cui 92 minori non accompagnati. La Ocean Viking già il 13 agosto aveva lasciato le acque prospicienti la Libia per dirigersi verso Italia e Malta. «Le persone a bordo, inclusi i minori», aveva riferito a Famiglia Cristiana il medico italiano a bordo, Luca Pigozzi, «hanno raccontato di essere state torturate con elettroshock, picchiate con bastoni e fucili o ustionate con plastica fusa».

 

Con ogni probabilità la sospensione del divieto nei confronti della Open Arms sarà allargato alla Ocean Viking, che peraltro versa in condizioni anche peggiori quanto ad affollamento e a numero di minori soli a bordo.

I vostri commenti
10

Stai visualizzando  dei 10 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo