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sabato 14 settembre 2024
 
Accordi sul clima
 

Il Vaticano: «Da Trump una decisione terribile»

03/06/2017  Durissima la presa di posizione contro la decisione del presidente statunitense di uscire dagli accordi sul clima di Parigi. Il cancelliere Sorondo parla di scelta «stupida» dettata dagli «interessi dei grandi gruppi pretrolieri che hanno aiutato Trump nella campagna elettorale»

«Un disastro per l'umanità e per il pianeta». Monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia accademia delle Scienze, boccia con durezza la decisione di Trump di uscire dagli accordi sul clima di Parigi. Parlando con l’emittente cattolica Radio inBlu monsignor Sorondo ha spiegato che «quello che muove il presidente statunitense sono i gruppi petrolieri che lo hanno appoggiato nella campagna elettorale e che hanno influenza su di lui. Gruppi che già accusavano il Papa su questi temi e a cui non interessa il clima. Qui c'è una scelta che non è razionale, nel senso che non è scientifica e che viene fatta solo per interesse economico». Più tardi il prelato ha parlato apertamente di scelta «stupida» e ha fatto notare che la figlia di Trump, Ivanka, tra le consigliere del presidente, non era presente all’annuncio, «perché evidentemente non era d’accordo e questo denuncia una spaccatura nello stesso entourage del presidente».

La decisione di Trump, avvenuta dopo meno di dieci giorni dall’incontro con papa Francesco, ha sconcertato il Vaticano. «Non so dire», ha detto lo stesso Sorondo, «di che cosa abbia parlato Trump col Papa. Non credo, comunque, che l'argomento sia stato effettivamente così dettagliato in merito al clima. Il Papa però gli ha regalato l’enciclica Laudato si’ e so che il presidente Usa ha parlato del tema nel successivo colloquio avuto con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano».

La posizione di Trump, intanto, ha compattato il resto del mondo. Oltre al Vaticano, e alla presa di posizione dei vescovi statunitensi, l’Europa, con i tre leader di Germania, Italia e Francia, Merkel, Gentiloni e Macron ha subito fatto sapere che «l’accordo su Parigi è irreversibile» e che l’Europa «cercherà nuove alleanze». Contraria alla scelta di trump anche la Cina. Da Londra è arrivata la «delusione» di Teresa May. L'Unione Africana ha riconfermato l'impegno del continente a mettere in atto gli accordi. Dall’India, il premier Narendra Modi ha dichiarato che «ci stiamo concentrando sulle energie rinnovabili, sole, vento e biomasse». E, dalla Russia, Putin, dopo un primo momento di incertezza ha poi fatto sapere che giudica negativamente la decisione del presidente americano: «Trump poteva evitare di uscire dagli accordi», ha commentato, infatti, il Cremlino.

E, mentre il segretario generale dell'Ocse, Gurria,  spera che «il governo degli Stati Uniti possa prevedere di rivedere ulteriormente la sua decisione», quello dell’Onu, Antonio Guterres ha ribadito che «il riscaldamento climatico, è innegabile, ed è una delle minacce più grandi nel mondo attuale e per il futuro del nostro pianeta» e ha invitato «i governi di tutto il mondo a rimanere impegnati nell'attuazione dell'intesa. La lotta al riscaldamento globale, ha affermato, non si può fermare».

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