Con quest'immagine, il sito Vatican news annuncia lo storico viaggio di papa Francesco a Ginevra,il 21 giugno 2018, al Consiglio ecumenico delle Chiese. In alto e in copertina: l'abbraccio tra papa Francesco e il pastore Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola valdese, a Torino, il 22 giugno 2015. Foto Ansa.
Sulle orme dei suoi predecessori ma compiendo anche un passo in più. Papa Francesco giovedì 21 giugno va a Gineva in occasione dei 70 anni del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec). Già Paolo VI e Giovanni Paolo II avevano visitato l’organismo, ma in occasione di viaggi dedicati principalmente ad altro. Questa volta la Santa Sede ha invece annunciato la giornata come «pellegrinaggio ecumenico» e la gran parte degli impegni del Papa sono dedicati al Cec, un forte messaggio di sostegno al cammino dell’organismo.
Il segretario generale del Consiglio ecumenico, il pastore Olav Fykse Tveit, ha detto che la visita del Papa è «un segno significativo del percorso che abbiamo compiuto in questi anni, attraverso il lavoro del Cec e in collaborazione con la Chiesa cattolica romana». «Insieme», ha aggiunto il pastore Martin Robra, responsabile dei rapporti del Cec con la Chiesa cattolica, «abbiamo la possibilità di dimostrare al mondo che quanto ci unisce è assai di più rispetto a quanto ci divide».
Un organismo di comunione tra le Chiese cristiane fu proposto per la prima volta nel 1921 dal patriarca di Costantinopoli, la massima autorità ortodossa. La nascita del Consiglio ecumenico delle Chiese, ritardata dalla Seconda guerra mondiale, avvenne poi solo nel 1948.
Oggi il Cec raduna 348 Chiese, provenienti per la maggior parte da tradizioni ortodosse, anglicane e protestanti, e anche da diverse Chiese pentecostali. La Chiesa cattolica partecipa solo come “osservatrice”, ma fa parte a pieno titolo della commissione che si occupa di teologia fondamentale.
Sono due i momenti importanti della visita del Papa: la preghiera ecumenica, in cui Francesco terrà un’omelia, e il discorso all’incontro ecumenico del pomeriggio. La giornata si conclude con la Messa dedicata ai cattolici svizzeri; i 42 mila posti disponibili sono esauriti da tempo. Sono attesi molti fedeli anche dalla vicina Francia.
Così Ginevra aspetta il Papa. Foto Ansa.
PROGRAMMA DELLA VISITA
Ore 8.30: Partenza da Roma/Fiumicino per Ginevra.
Ore 10.10: Arrivo, cerimonia di benvenuto e incontro privato con il presidente della Confederazione svizzera.
Ore 11.15: Preghiera ecumenica nel Centro Cec.
Ore: 12.45: Pranzo con la dirigenza del Cec all’Ecumenical institute di Bossey.
Ore 15.45: Incontro ecumenico nel Centro Cec e discorso del Santo Padre. Diretta su Rai1.
Ore 17.30: Santa Messa per i fedeli cattolici nel Palexpo.
Ore 19.15: Congedo dai vescovi e dai collaboratori delle rappresentanze pontificie in Svizzera.
Ore 20.00: Partenza per Roma/Ciampino.
CHE COSA È IL CEC?
Il Consiglio ecumenico delle Chiese ha sede a Ginevra. È un organismo che riunisce i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane per favorire la «comunità fraterna» e aiutarle a camminare verso l’unità organizzando incontri e commissioni di studio. Non si propone di dare vita a una sorta di “super-Chiesa” né entra nel merito del governo interno delle Chiese aderenti, sulle quali non ha alcun potere. L’assemblea elegge il Comitato centrale, il supremo organo decisionale.