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domenica 08 settembre 2024
 
Il Volo
 

Il Volo: il saluto e l'augurio della Clerici

16/02/2015  Il trio è nato nell'edizione 2009 della trasmissione "Ti lascio una canzone", condotta da Antonella Clerici. Lei, attraverso il nostro sito, saluta Ignazio, Gianluca e Piero, augurando loro ogni bene per il futuro.

Vestono Armani, che si sa dispensa i suoi abiti solo al jet set internazionale. Salutano dal palco con un “Grazie, Italia!” da vere star, come fossero già Madonna o Bono degli U2. E si muovono sulla scena da artisti consumati. Del resto i tre ragazzi de Il Volo hanno iniziato a cantare e a sentirsi vip fin da piccoli.

 La loro “mamma” televisiva, Antonella Clerici, che li ha condotti nella loro prima apparizione sul piccolo schermo, l’edizione 2009 del talent musicale “Ti lascio una canzone”, e che in un in un certo senso li ha scoperti, li ha seguiti in diretta Twitter per tutta la durata di Sanremo. E quando è arrivato il verdetto di vittoria è esplosa in “cinguettii” di felicità, commentati da cuoricini. Proprio come fanno le mamme.

Loro, da star ormai fin troppo incallite, sembrano voler dire basta a quel passato. Qualcuno, tra i giornalisti più gossippari presenti in sala stampa, nota che nei saluti finali dimenticano di ricordare proprio Antonella Clerici. Come quei ragazzini che davanti a scuola non vogliono più farsi venire a prendere dalla mamma. Una dimenticanza?

 Ma lei Antonella, come ogni mamma, e lei comunque lo è davvero di una deliziosa bambina, li ricorda con tantissimo affetto.

«Loro hanno preso davvero… il volo. E all’estero, prima di questo Sanremo, erano già più famosi che qui da noi. Io li ho sempre seguiti con  simpatia. Come cantanti sono davvero forti, ma sono anche dei bravissimi ragazzi».

- Da ragazzini, quando lavoravano alla vostra trasmissione, certo avrà conosciuto anche le loro famiglie…

«Tutti e tre provengono da famiglie solide, che li hanno certo aiutati in questa loro ascesa, appoggiandoli e seguendoli fin dall’inizio».

- Come li ricorda? Come sono di carattere?

«Simpatici, proprio come li vedete in tivù. Ovviamente, ognuno poi ha il suo carattere: Gianluca Ginoble è il più timodo (n.d.r, teramano, quello con la barba un po’ incolta); Piero Barone è il più saggio e “quadrato” (n.d.r. siciliano di agrigento, quello che ha gli occhiali); infine, Ignazio Boschetto è il più mattocchio dei tre e il più divertente (n.d.r., di Bologna, il più alto, ora ha i baffi)».

- Ti lascio una canzone, la sua trasmissione trionfa dunque a Sanremo, proprio nel primo anno in cui pare che non andrà in onda. Vuole dire qualcosa…

«Sulla trasmissione le chiacchiere stanno a zero… L’ho già dichiarato anche nei miei tweet».

- Vuole dire qualcosa ai tre “tenorini”?

«Ho provato un’emozione enorme nel seguirli a Sanremo e la loro è stata una vittoria assolutamente meritata. Non capisco chi li ha criticati e auguro loro ogni bene per il futuro, all’estero ma soprattutto in Italia».

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