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giovedì 17 aprile 2025
 
 

Il Volo in Polonia: «Fede ed emozioni, noi giovani tra i giovani»

12/07/2016  Tra gli iscritti alla Gmg 2016 anche i tre cantanti: «Abbiamo iniziato a cantare in chiesa»

Sono giovanissimi e già famosi in tutto il mondo. Il trio canoro de Il volo, formato dai tenori Piero Barone (23 anni) e Ignazio Boschetto (21 anni) e dal baritono Gianluca Ginoble (21 anni) sarà con il gruppo dei giovani marchigiani alla Gmg, una scelta di fede che ha avuto il suo battesimo il 17 maggio scorso, quando a Loreto hanno assistito all’accensione della ‰fiaccola della pace portata poi a Cracovia.

Perché avete deciso di partecipare alla Giornata mondiale della gioventù?

«Siamo tre ragazzi cresciuti in ambienti molto vicino alla fede e questa esperienza sarà per noi un completamento per la nostra formazione spirituale».

Che cosa vi aspettate da questa esperienza?

«L’emozione di un incontro con ragazzi, tanti ragazzi come noi da tutto il mondo e soprattutto l’incontro con papa Francesco».

Starete lì tutti i giorni dell’evento?

«Sì, abbiamo deciso di prenderci una pausa dai concerti e di vivere un momento tutto nostro, attimo per attimo».

Perché proprio con i giovani marchigiani?

«Perché tra i giovani marchigiani c’è un legame che va avanti da anni grazie ad amicizie comuni, vicine al mondo della Chiesa e della fede. Una casualità ci ha legato ulteriormente; a Loreto viene venerata la Vergine protettrice di chi vola; quindi noi la consideriamo una nostra “protettrice” speciale».

Alla Gmg sarete solo dei giovani tra i giovani o vi esibirete?

«Per noi ovviamente sarebbe un’emozione nell’emozione; diciamo che ci terremmo pronti se ci verrà chiesto».

Qual è il vostro rapporto con la fede cattolica? Siete praticanti?

«Sì, siamo tutti e tre praticanti e anche provenienti da famiglie molto osservanti. Come tanti in questa nostra professione, i nostri inizi sono stati proprio nell’ambino della Chiesa e nei cori. Abbiamo dei ricordi meravigliosi!».

Che cosa pensate di papa Francesco?

«Noi crediamo che sia il Papa “giusto” per questo momento storico del mondo. Ci piace molto e lo sentiamo molto vicino alla gente, specie quella che ha maggiore necessità di cure materiali e spirituali. Non può essere un caso che nel momento in cui il mondo ha bisogno di pace, misericordia, fratellanza e solidarietà venga un Papa che porti questi temi a tutte le genti».

Lo avete già incontrato?

«Sì, ma in modo informale, durante una delle sue udienze a Roma».

Che cosa vorreste dire ai giovani cattolici?

«Consideriamo che il nostro successo sia veramente un dono di Dio, ma frutto anche di dedizione, studio e talvolta sacri‰ficio dei nostri cari. La cosa importante è stata comunque credere che questo potesse accadere. Quindi ai nostri giovani amici diciamo che se avete un sogno, e tutti dovrebbero averne uno, credeteci, impegnatevi e non mollate mai! Con la ferrea volontà e l’aiuto di Dio tutto è possibile».

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