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lunedì 14 ottobre 2024
 
 

In Africa per realizzare il sogno di Padre Pio

05/07/2019  Durante “Una voce per Padre Pio” in onda su Rai1 il 5 luglio anche i video girati a Bonoua, in Costa d’Avorio, da Francesco Testi. L’attore si è recato più volte nei luoghi dove una onlus ha costruito tre strutture per bimbi orfani e disabili. «Qui si dà veramente sollievo alla sofferenza»

Francesco Testi in Costa d'Avorio con Enzo Palumbo, fondatore della onlus "Una voce per Padre Pio"
Francesco Testi in Costa d'Avorio con Enzo Palumbo, fondatore della onlus "Una voce per Padre Pio"

Sarà un’edizione speciale quella del programma Una voce per Padre Pio che andrà in onda in prima serata su Rai 1 venerdì 5 luglio. Festeggia infatti venti anni, un lungo cammino fatto di musica, spettacolo, ma soprattutto solidarietà. A condurre la serata, quest’anno, sarà Flavio Insinna, con la presenza di molti ospiti, tra cui Al Bano e Romina Power, Lina Sastri, Lino Banfi, Stefania Sandrelli, Roberto Vecchioni, Anna Tatangelo, Red Canzian, Gloria Guida, Gabriele Cirilli, Michele Placido.

L’evento è nato da un’idea di Enzo Palumbo, anima della Onlus “Una voce per Padre Pio”, che ha raccolto l’eredità del santo, ovvero la mission di dare sollievo alla sofferenza umana. E lo fa con progetti di solidarietà in Italia e nei Paesi del Sud del mondo. In particolare durante la serata saranno mandati in onda dei contributi girati dall’attore Francesco Testi in Costa D’Avorio, dove la Onlus è presente da anni con una serie di opere a favore dell’infanzia che si possono sostenere tramite l’Sms solidale 45531 fino al 15 luglio.

«Ho conosciuto la Onlus nel 2014, quando fui invitato come ospite a Una voce per Padre Pio» racconta Francesco Testi. «Ho iniziato subito a collaborare con loro per una serie di documentari di cui ho curato sceneggiatura e regia dal titolo Pietrelcina come Betlemme, in cui si racconta l’infanzia di Padre Pio, quando, poverissimo, è riuscito a ricreare la natività nel suo paese. E sono andato in Costa d’Avorio per documentare le diverse opere attivate a partire dal 2012 a Bonoua. L’ultima volta ci sono stato un mese fa e il contributo che ho girato andrà in onda durante la trasmissione del 5 luglio».

Si tratta di Maison Padre Pio, una casa famiglia per bambini con situazioni familiari complicate, di un orfanotrofio, Les anges de Padre Pio, per bimbi da 0 a 3 anni, e di una struttura omonima per la cura di bambini diversamente abili. «In Costa d’Avorio purtroppo la disabilità è vista come una maledizione», continua Testi. «Le famiglie rifiutano questi bambini per cui la Onlus ha anche organizzato dei percorsi formativi per insegnare ad amare i propri figli». In fase di realizzazione Le paradis de Padre Pio, una clinica con attrezzature all’avanguardia ed équipe di medici italiani. «In questi anni Enzo Palumbo ha fatto venire in Italia a curarsi molti bambini, ma è un’operazione molto costosa».

La situazione in Costa d’Avorio è di grande povertà: ci sono villaggi in cui per avere dell’acqua le donne devono partire alle 4 del mattino e fare chilometri a piedi. In mezzo alla foresta ci sono persone che non hanno neppure i vestiti.

«Ho in animo di realizzare un film ambientato in queste zone», annuncia l’attore. «Tutto ciò che ha realizzato la Onlus è la manifestazione del sogno di Padre Pio, che aveva il cruccio di non poter essere mai partito come missionario. Approfondendo la sua figura mi sono reso conto di che persona straordinaria fosse. Avvicinandosi a lui e alla sua storia anche un ateo non può non ammettere che trascendeva la normalità per tutto quello che ha fatto. Io nutro una profonda devozione verso di lui. La fede mi ha aiutato molto in particolare quando ho avuto una ricaduta nella depressione che mi ha afflitto durante l’adolescenza».

 
 
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