Si celebra oggi 25 maggio la Giornata mondiale dei bambini scomparsi. Bambini che scappano da casa, vengono rapiti o sottratti da un genitore, fuggono da guerre, povertà e catastrofi naturali. Oppure giovani immigrati che approdano sulle nostre coste senza adulti al seguito, e rischiano di finire vittime dello sfruttamento e della tratta. In occasione di questa ricorrenza papa Francesco all’udienza generale ha ricordato che «è un dovere di tutti proteggere i bambini, soprattutto quelli esposti ad elevato rischio di sfruttamento, tratta e condotte devianti». «Auspico», ha proseguito il Papa, «che le autorità civili e religiose possano scuotere e sensibilizzare le coscienze, per evitare l'indifferenza di fronte al disagio di bambini soli, sfruttati e allontanati dalle loro famiglie e dal loro contesto sociale, bambini che non possono crescere serenamente e guardare con speranza al futuro. Invito tutti alla preghiera affinché ciascuno di essi sia restituito all'affetto dei propri cari».
Di questo problema se ne occupa Missing Children Europe, il network di 29 Organizzazioni Non Governative attive in 24 Paesi europei, che gestiscono altrettante linee telefoniche per bambini scomparsi. Il numero unico europeo è il 116.000, attivo 24 ore su 24, in Italia gestito da Telefono Azzurro, in convenzione con il Ministero dell’Interno. Altri due numeri fondamentali sono il Centro Nazionale di Ascolto 19696 di Telefono azzurro e il Servizio 114 Emergenza Infanzia.
In Europa ogni due minuti arriva la segnalazione di un minore scomparso. In Europa, nel 2015, sono state 209.841 le chiamate ricevute dalla rete europea per i bambini scomparsi. Di queste, il 54% ha riguardato segnalazioni per fughe da casa, mentre il 29% casi di sottrazione parentale. Nello stesso anno, in Italia, sono stati 163 i casi di bambini scomparsi, fuggiti da casa/istituto o soggetti a rapimento, gestiti da Telefono Azzurro, attraverso il 116.000, Ma il dato più allarmante riguarda i minori stranieri non accompagnati. I dati Europol parlano di 10.000 migranti minorenni non accompagnati scomparsi dopo il loro arrivo in Europa. Eppure solo il 2% delle chiamate alle linee del 116.000 riguardano i minori non accompagnati. E in Italia in fenomeno è in crescita: nel 2015 i casi di minori stranieri non accompagnati rappresentano ben il 40% dei casi, e solo nei primi tre mesi del 2016 ammontano a 33 segnalazioni ricevute.
Purtroppo i finanziamenti dell’Unione europea, sui quali molte linee
fanno affidamento, sono stati interrotti, portando a una diminuzione del
bilancio (52%) e delle risorse impiegate nella gestione del servizio
(31%). Un calo, quest’ultimo, che ha reso impossibile dare una risposta
al 39% di chiamate in arrivo, a fronte di un aumento consistente di casi
dal 2011 al 2014.
Una buona notizia arriva Fondazione Poste Insieme
Onlus, che ha garantito un sostegno economico alle attività gestite da
Telefono Azzurro. «Con il finanziamento erogato da Poste Insieme Onlus»
ha dichiarato la presidente di poste italiane Luisa Todini, «sarà ora
possibile ampliare l'operatività fino a 24 ore su 24 in italiano e in
inglese, dare sostegno psicologico anche dopo il ritrovamento, attivare
percorsi formativi per gli operatori del servizio».