Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 08 ottobre 2024
 
 

In giro con l'arte, la musica, il teatro

18/10/2013  Per tutto il mese eventi in diverse città: Parma, Roma, Reggio Emilia, Milano. La kermesse diventa nazionale e itinerante. Madrina d'eccezione: Fiorella Mannoia (nella foto di copertina insieme alla Ministra Cècile Kyenge).

«L'Africa, nell'immaginario collettivo – soprattutto italiano – o è esotica, oppure è drammatica. Non è mai quotidianità, non è mai vita normale». Inizia da qui la riflessione che porta l'associazione di promozione sociale parmense “Le Réseau” a ideare il Festival Ottobre Africano, per “favorire la reciproca conoscenza, la collaborazione fra immigrati e italiani e la convivenza”.

E quest'anno il Festival si intitola “Dall'Incontro la Cultura”. «All'epoca eravamo un po' matti, ma nutrivamo un grande sogno», dice Cleophas Adrien Dioma, oggi direttore artistico del Festival, «abbattere gli stereotipi e restituire valore all'arte africana».

Partita in sordina, con pochi mezzi, la manifestazione è cresciuta anno dopo anno. «Alle spalle ci sono dieci anni di eventi letterari, teatrali, artistici, di incontri pubblici e nelle scuole. Una bella esperienza, ma arriva un momento in cui bisogna decidere se chiudere o cambiare», continua Cleophas. «Abbiamo deciso che questa undicesima edizione sarebbe stata un nuovo inizio. Ecco allora, la dimensione nazionale, prima era il festival Africano di Parma, quest'anno coinvolge altre città: Roma, Reggio Emilia e Milano. E poi ci siamo dati un'organizzazione più professionale e abbiamo ricercato una maggiore qualità. Tutto questo per far emergere una nuova visione dell'immigrazione e dell'Africa. Non si può continuare a parlare senza sapere. Congo, Benin, Nigeria, Togo, ma, in generale, tutti i Paesi africani hanno dato i natali ad artisti straordinari in tutti i campi. Il loro apporto va ricercato e valorizzato, e noi questo cerchiamo di fare».

Il Festival Ottobre Africano, iniziato il 6 ottobre a Parma, è approdato il 17 ottobre, per il primo anno, a Roma, con un focus (all'Institut Française Centre Saint-Louis, Largo Toniolo 20/22) su Sotigui Kouyaté, attore e drammaturgo africano scomparso nel 2010, considerato uno dei più importanti attori dell'Africa occidentale. Madrina della manifestazione quest'anno è la cantante Fiorella Mannoia, che sarà a Roma lunedì 21 ottobre, alle 17, nella Casa delle Letterature (piazza dell'Orologio 3), per la conferenza "L'arte come mezzo di cambiamento sociale”, assieme ad Odile Sankara e Gabin Dabirè e all'associazione Destination West Africa.

Gli eventi che si sono succeduti finora hanno riscontrato grande successo di pubblico; tra questi, “Educare contro il razzismo”, kermesse di musica, danza e teatro, con diverse realtà rappresentative delle seconde generazioni, a cui ha partecipato il ministro dell'Integrazione, l'onorevole Cécile Kashetu Kyenge.

Il pubblico? Soprattutto persone affascinate dalla cultura e dall'arte africane

«Siamo contenti», riprende il direttore artistico, «perché segue i nostri eventi, non solo chi è impegnato in associazioni di volontariato o nella cooperazione, “gente del settore”, ma soprattutto persone incuriosite o affascinate dalla cultura e dall'arte africane, o attirate dai bei nomi che partecipano. Mi piace citarne qualcuno: Odile Sankara, affermata attrice e attivista, sorella del compianto presidente del Burkina Faso, Thomas Sankara; Karim Metref, algerino, oggi residente in Italia, animatore e formatore in educazione alla pace; DouDoe N'Diaye Rose, senegalese, uno dei più bravi percussionisti di sabar (strumento a percussione, tipico dell'etnia wolof); Simon Claviere-Schiele, parigino, designer-copywriter, già addetto culturale in Eritrea presso l'Ambasciata di Francia, e molti altri».

Cinema, letteratura, musica, moda e conferenze, il calendario è davvero ricco. Non solo Roma, ma anche Milano. All'Università Statale (facoltà di Scienze Politiche), sempre il 17 ottobre, si è svolta la conferenza “Movimenti migratori e percorsi di cooperazione. L'iniziativa di Co-sviluppo Fondazioni4Africa-Senegal”, con interventi di docenti ed esperti.

Kossi Komla-Ebri, cittadino italo-toghese, medico chirurgo, presenterà, sabato 19 ottobre, alle 17, alla libreria Feltrinelli di Roma (Galleria Alberto Sordi), “Imbarazzismi”, un libro di episodi esilaranti, inquietanti, di quotidiano e spesso inconsapevole razzismo; insieme all'autore, il politico e giornalista Jean Léonard Touadi. Stesso giorno, a Milano, alle 21, nell'auditorium Laverdi, DouDou Ndiaye Rose in concerto con gli African Griot, e con la partecipazione di Aliou Ndiaye dell'Orchestra nazionale del Senegal.

Venerdì 25 ottobre, alle 9.45, nella Camera di Commercio di Roma (Aula del Consiglio), si parlerà di migranti, ma rovesciando il punto di vista: da aiutati ad “aiutanti”, ovvero il racconto di persone singole e comunità che si distinguono per iniziative sociali, culturali e di sviluppo, in Italia e nel loro Paese di origine.

«Mi sono accorto», conclude Cleophas, «che in Italia la situazione è peggiorata, sia dal punto di vista legislativo che dei rapporti con gli autoctoni. Sono originario del Burkina Faso, sono qui da una quindicina d'anni, e mi sembra che l'italiano medio – forse anche per colpa della crisi – in generale sia diventato più razzista».

Chiusura in allegria, sabato 26 e domenica 27 ottobre, con uno stage di danza sabar, con il maestro Yelly Thioune.

Per informazioni: www.ottobreafricano.org; info@ottobreafricano.org; mob. 333.2246672.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo