Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 15 settembre 2024
 
dossier
 

In lotta contro Satana, gli esorcisti oggi

27/10/2014  Circa 300, provenienti da tutto il mondo (in particolare da Europa e Stati Uniti), si sono riuniti in un convegno, a Roma. Il messaggio di papa Francesco: «Dimostrate l'amore e l'accoglienza della Chiesa verso quanti soffrono a causa dell'opera del maligno»

Li circonda un alone di mistero e, talvolta, di una certa morbosità, alimentata dai media. Ma  non per questo loro cessano di lavorare. Lo fanno semmai con un accresciuto riserbo, per tutelare  doverosamente  chi si rivolge a loro.  Gli esorcisti, nel mondo, sono  almeno 300. Il dato è arrotondato per difetto. E' molto probabile, infatti, che siano di più: in Italia, in Francia e in altri Paesi europei, ma anche negli Stati Uniti e in India. Dallo scorso 13 giugno l’Associazione internazionale esorcisti (Aie) è stata approvata in Vaticano dalla Congregazione per il clero, con il placet di papa Francesco.
Nei giorni scorsi, dal 20 al 25 ottobre, in circa 300 hanno partecipato al dodicesimo convegno internazionale promosso dall’Aie a Sacrofano, in provincia di Roma. Nel suo messaggio augurale, inviato all’Aie tramite il suo presidente padre Francesco Bamonte, papa Francesco «incoraggia a manifestare nel particolare ministero esercitato, in comunione con i propri vescovi e ordinari, l’amore e l’accoglienza della Chiesa verso quanti soffrono a causa dell’opera del maligno».

Nella lettera, datata 20 ottobre e indirizzata personalmente a padre Bamonte, «il Santo Padre desidera esprimere ai partecipanti un fervido pensiero di saluto e di compiacimento». Inoltre Bergoglio, «mentre chiede per lui un costante ricordo nella preghiera, implora dallo Spirito Santo, per intercessione di Maria Santissima “Sede della Sapienza”, copiosi doni di grazia per il buon esito dell’Assise e di cuore invia a Lei, ai relatori e a tutti i presenti l’implorata Benedizione apostolica, pegno di pace e di speranza, estendendola volentieri alle persone incontrate nel ministero».

Gli esorcisti attualmente iscritti all’Aie sono circa 250, provenienti da diversi Paesi del mondo, in particolare dall’Europa e dagli Stati Uniti. «I membri dell’associazione sono sacerdoti che svolgono nella Chiesa il ministero di esorcista, in possesso dell’espressa licenza richiesta, in modo stabile o ad actum per i singoli casi, e gli esorcisti emeriti – riferisce il dottor Valter Cascioli, psichiatra, consulente medico-scientifico e portavoce ufficiale dell’Aie –. Gli unici laici ammessi come aggregati sono quei fedeli cattolici che collaborano direttamente e in modo continuativo con un esorcista o con l’Associazione, fornendo prestazioni strettamente attinenti all’esercizio di questo grave e impegnativo ministero».

L’Associazione internazionale esorcisti ha avuto una lunga e complessa gestazione, sintetizza Cascioli: «Alla fine degli anni Ottanta don Gabriele Amorth, esorcista nella diocesi di Roma, ebbe l’intuizione di riunire gli esorcisti italiani in un’associazione per favorire il confronto e la verifica delle loro diverse esperienze e riflessioni, per tracciare delle linee guida unitarie e concordi nell’esercizio del loro ministero, al fine di offrire un aiuto più concreto ed efficace a quanti avevano bisogno del loro ministero».
Nasceva così, il 4 settembre 1991, l’Associazione italiana esorcisti. «Nello stesso periodo padre René Chenessau, esorcista della diocesi di Pontoise (Parigi), il teologo padre René Laurentin, padre Curty della diocesi di Avignone e padre Jean-Baptiste, della diocesi di Le Barroux, intuivano la necessità di convocare una riunione internazionale degli esorcisti, che realizzarono in collaborazione con don Gabriele Amorth, dal 27 giugno al 1° luglio 1994, nella Casa “Divin Maestro” ad Ariccia», racconta il portavoce dell’Aie.

«A quella prima convocazione internazionale parteciparono 81 esorcisti di vari Paesi del mondo, che decisero di nominare un presidente. Padre René Laurentin propose don Amorth, eletto all’unanimità, mentre fu nominato come vicepresidente l’indiano padre Rufus Pereira, di Bombay. In quell’occasione ci fu anche la stesura di una prima bozza di Statuto ad interim. Don Amorth ha profuso un notevole impegno nella guida dell’Associazione, nell’organizzazione dei convegni e nella stesura periodica di una Lettera circolare, intesa a promuovere i contatti e l’unità fra i membri dell’Associazione, la formazione e l’informazione».  

I vostri commenti
15

Stai visualizzando  dei 15 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo