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In missione per conto del Papa

19/01/2014  Raccogliendo i ripetuti appelli di papa Francesco, è partita una missione sanitaria per i bambini siriani in Libano, promossa da Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Pontificio consiglio Cor Unum e Caritas Libano

"Non cesso di sperare che abbia termine il conflitto in Siria", ha dichiarato solo tre giorni fa papa Francesco, ultimo appello in ordine di tempo perché cessi quell'orrore che finora ha colpito i soggetti più deboli e indifesi, bambini in primo luogo, ma anche donne, malati, anziani.

Parole accorate, quelle del Santo Padre, che hanno accompagnato una donazione straordinaria, inviata a Caritas Libano attraverso il Pontificio consiglio Cor Unum, grazie alla quale sarà possibile aiutare tra i 3 e i 4 mila bambini siriani rifugiati in Libano, acquistando i medicinali pediatrici necessari.

E proprio ai bambini siriani, fuggiti con le loro famiglie nella valle della Bekaa in Libano, è rivolta la missione sanitaria partita a inizio dicembre e promossa da Cor Unum e Caritas Libano in collaborazione con Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La missione ha una durata prevista di tre mesi, rinnovabile per altri tre: è stato attivato un presido medico composto da un pediatra e un infermiere pediatrico selezionato e formato in Libano, sotto il coordinamento di un medico italiano che si recherà mensilmente in loco. Altri medici del Bambino Gesù saranno poi coinvolti in un secondo tempo per occuparsi di casi complessi, che verranno eventualmente segnalati. L'ospedale del Papa, come viene spesso chiamata dalle famiglie la struttura di proprietà della Santa Sede, provvederà anche a stabilire partnership con gli ospedali locali pubblici e privati o direttamente in Italia per i casi più gravi.

Caritas Libano ha fornito le infrastrutture logistiche e le risorse umane per realizzare il progetto ed è direttamente responsabile della gestione dei contributi economici.

Dall'aprile 2011, in un Paese che nell'arco di due anni vedrà aumentare la sua popolazione del 20 per cento a causa dell'afflusso di rifugiati dalla Siria, Caritas Libano ha assistito circa 160 mila persone, fornendo servizi a 32 mila famiglie registrate. Solo tra settembre e ottobre 2013,  ha erogato 6.100 servizi di assistenza infermieristica, 4000 visite pediatriche, 677 consultazioni ginecologiche, 5077 servizi farmaceutici, 300 vaccinazioni.

"La missione risponde a un'esigenza molto sentita", afferma il presidente di Caritas Libano padre Simon Faddoul. "L'obiettivo è quello di ridurre il dolore e la sofferenza di molti bambini che vivono in Libano, siano essi profughi siriani o bambini delle comunità ospitanti. Questa categoria non è stata adeguatamente sostenuta da nessuna agenzia umanitaria sul territorio libanese".

"Questo progetto segnala un grande impegno", gli ha fatto eco il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio consiglio Cor Unum, "e la stretta collaborazione che strutture diverse della Santa Sede, accomunate dalla condivisione della pastorale della carità e della testimonianza del Vangelo verso gli ultimi, hanno saputo sviluppare". Il cardinale Sarah ha infine ricordato che, grazie alla collaborazione di tutti gli organismi caritativi cattolici, sono stati stanziati finora per la crisi siriana 78 milioni di euro dalla Chiesa cattolica nel suo complesso.

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