La guerra in Ucraina, le proteste contro il regime in Iran, le migrazioni, i disastri ambientali e i cambiamenti climatici sono i temi che hanno ispirato maggiormente i fotografi partecipanti all’edizione 2023 del World Press Photo, il prestigioso concorso internazionale di foto giornalismo che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti.
I nomi dei quattro vincitori mondiali dell’edizione 2023, selezionati tra 24 vincitori regionali, sono stati annunciati il 20 aprile attraverso i canali online della fondazione; per questa 66° edizione, le giurie globali e regionali formate da esperti internazionali hanno esaminato 60.000 foto e progetti inviati da 3.752 fotografi provenienti da 127 paesi.
La foto dell'anno è andata al fotografo ucraino Evgeniy Maloletka per la sua immagine straziante scattata il 9 marzo 2022 durante l’assedio di Mariupol in Ucraina: lo scatto ritrae una donna incinta trasportata in barella fuori dal reparto maternità di un ospedale danneggiato nel corso di un attacco aereo russo. La donna gravemente ferita è deceduta mezz’ora dopo aver dato alla luce il corpo senza vita di suo figlio.
L’autore è riuscito a catturare la sofferenza umana causata dall'invasione russa dell'Ucraina in un'unica immagine. Il presidente della giuria globale, il photo editor del New York Times e co-fondatore di Diversify Photo, Brent Lewis ha dichiarato: “Con il voto dato nel primo anniversario dall'inizio della guerra in Ucraina, la giuria ha premiato il potere di questa immagine e la storia che c’è dietro, così come le atrocità che mostra. La morte della donna incinta e di suo figlio riassume gran parte della guerra”.
Le 120 foto finaliste del World Press Photo sono presentate in anteprima nazionale dal 5 maggio al 4 giugno 2023 al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography.
Tra le foto esposte ci sono anche quelle di due fotografi italiani:Simone Tramonte, vincitore nella categoria Long-Term Projects per l’Europa con il suo lavoro Net-Zero Transition, che vuole mostrare le proposte più innovative che potranno permettere all'Europa di diventare il primo continente a impatto zero.
Alessandro Cinque, è stato invece premiato tra i vincitori regionali per il suo progetto Alpaqueros, frutto di diversi anni di lavoro sul territorio, dedicato alle evoluzioni delle famiglie in bilico tra sopravvivenza, tradizioni e sostenibilità: è, infatti, la storia di donne allevatrici peruviane che rischiano la vita portando gli alpaca sempre più in alto per combattere il cambiamento climatico e mantenere vivo il commercio che sostiene le loro famiglie.