I resti di un'urna etrusca recuperata a Perugia
Quadri, anfore, sepolcri etruschi,
capolavori inestimabili di oreficeria. Tesori dell'arte italiana che
avrebbero rischiato di restare per sempre invisibili. Invece, grazie
al lavoro dei Carabinieri, queste meraviglie ora possiamo ammirarle
fino al prossimo 6 marzo nell'ala occidentale del Palazzo del
Quirinale.
Si intitola La memoria ritrovata
la mostra promossa dalla Presidenza della Repubblica, in
collaborazione con il Ministero delle Attività culturali, con il
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e organizzata da
Civita. E' la terza volta che il Quirinale rende omaggio al lavoro
straordinario dei Carabinieri impegnati nel recupero di capolavori
sottratti all'ammirazione del pubblico da scavi clandestini e furti
vari in chiese e musei.
Le 110 opere esposte vanno dal VI
secolo avanti Cristo fino al Settecento. Pezzo forte della mostra è
la serie di urne funerarie provenienti da un mausoleo etrusco nei
pressi di Perugia. Scoperto per caso all'interno di un cantiere
edilizio, il mausoleo era stato sventrato nel tentativo di smerciarne
i reperti. I Carabinieri hanno poi scoperto il luogo dove erano
statui nascosti i reperti. “Si tratta di uno dei recuperi più
straordinari degli ultimi cinquant'anni”, dice Louis Godart,
consigliere per la conservazione del patrimonio artistico del
Presidente della Repubblica.
Il Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale, guidato dal generale Mariano Mossa, è dal
1969 che vigila sui beni culturali del nostro Paese. Si tratta di un
patrimonio immenso, disseminato fra 100 mila chiese, 20 mila centri
storici, 45 mila castelli e giardini, 35 mila dimore storiche, 3.500
musei pubblici e privati. I Carabinieri possono contare su una
ricchissima banca dati, unica al mondo, che per il comandante Mossa
rappresenta “uno straordinario strumento investigativo”.
Condizione necessaria per favorire il
recupero dei tesori rubati e una loro efficace catalogazione. “Da
questo punto di vista”, spiega Mossa, “la Cei sta facendo un
eccellente lavoro, molto serio, che dimostra, rispetto al passato,
maggior cura e sensibilità verso le opere d'arte conservate nelle
chiese”.
La mostra si visita gratuitamente dal
martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30.
La domenica l'ingresso costa 5 euro e
comprende la visita, da non perdere, al Palazzo del Quirinale.