In preghiera per la pace

Ci saranno tante confessioni religiose e tanti “uomini di buona volontà” credenti e non credenti presenti in san Pietro per la veglia di preghiera e digiuno convocata a partire dalle 19 da papa Francesco. L’annuncio a sorpresa dato da Bergoglio nel corso dell’ultimo Angelus ha scatenato un susseguirsi di iniziative, appelli, progetti per dare sostegno da vicino e da lontano all’impegno del Papa perché i potenti del mondo, la comunità internazionale nel suo insieme faccia il possibile “per fermare un inutile massacro”, come Bergoglio ha scritto nella lettera a Putin in occasione del G20. Nelle stesse ore i vescovi americani rivolgevano un analogo appello a Obama e dall’account @pontifex venivano rilanciati i messaggi “Preghiamo per la pace”,  “vogliamo un mondo di pace”…

La veglia in piazza San Pietro sarà sotto la protezione di Maria Salus Populi Romani la cui icona sarà intronizzata con una piccola processione che partirà dall’obelisco. Questa prima parte della veglia prevede la recita del rosario guidata dal Papa con la lettura di un pensiero di Santa Teresina all’inizio di ogni mistero. La Santa è particolarmente cara a papa Francesco che ne ha recentemente riletto la biografia durante il viaggio in Brasile. Al termine del rosario ci sarà una meditazione del Papa. Nella seconda parte della veglia è prevista l’adorazione eucaristica scandita in cinque tempi. Il numero cinque ricorda i cinque Paesi per i quali si prega in particolar modo: la Siria, l’Egitto, la Terra Santa, Gli Stati Uniti e la Russia. Ciascuno dei Paesi è rappresentato da una coppia di persone che offriranno l’incenso per il braciere acceso in piazza. Per ogni tempo ci sarà una lettura biblica sul tema della pace e le invocazioni di cinque Papi, a partire da Pio XII, sulla pace. Poi canti, silenzio, preghiera. E, per chi vuole, anche la possibilità di confessarsi nelle 50 postazioni montate sotto il colonnato di San Pietro.