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sabato 17 maggio 2025
 
 

Libri, lettori si nasce... No, si diventa

31/07/2012  Un progetto sperimentale si propone di diffondere la lettura nelle famiglie dove nasce un bimbo, per coinvolgere piccoli e genitori. Perché leggere aiuta lo sviluppo della personalità.

Mentre le case editrici sfornano libri con una certa intensità non sembra corrispondere da parte degli italiani un ugualmente intenso amore per la lettura. Nel nostro Paese, secondo i più recenti dati Nilsen, la percentuale di lettori saltuari (un libro letto all’anno) si attesta intorno al 49% ma la cifra diminuisce sensibilmente nelle fasce di popolazione con un livello socio-economico e di istruzione inferiore.

Una notevole differenza si ha anche tra Sud Italia e il resto della nazione: se al Centro-Nord legge il 52-53% della popolazione adulta, questo dato scende al 39% al Meridione. Infine, il 70% degli adolescenti legge un solo libro l’anno. Un vero peccato poiché è la lettura rappresenta un bene comune, uno strumento fondamentale per lo sviluppo della personalità e della socialità ed è anche un elemento essenziale per convivere in democrazia.

Ed è in questo panorama che si pone il "Progetto In vitro", promosso dal Centro per il libro e la lettura, presentato recentemente al  Ministro Lorenzo Ornaghi (Beni e Attività Culturali), a Giorgio Tamburlini (Presidente del Centro per la Salute del Bambino) e a Antonella Agnoli (membro del CdA dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna).


Si tratta di un progetto sperimentale che si propone di avvicinare al libro 60.000 bambini e le loro famiglie nel biennio 2012-2013. Il principale target di riferimento dell’iniziativa sono i piccolissimi (0-1 anno) e i bambini in età prescolare (fino a 5-6 anni), che riceveranno un kit di libri appositamente selezionati per diverse fasce di età, corredato da materiale illustrativo e didattico anche per i genitori. I cofanetti per i neonati saranno distribuiti dalle strutture pediatriche locali.

Il progetto prevede inoltre attività di aggiornamento volte alla creazione di nuove figure professionali, i "promotori della lettura", che opereranno in strutture dedicate con l’ausilio di specifici materiali divulgativi. Non mancheranno corsi di lettura ad alta voce per pediatri e genitori.

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