“Per la prima volta nella storia americana, un ex presidente degli Stati Uniti è stato incriminato con accuse penali. Vale la pena di soffermarsi a ripeterlo: Per la prima volta nella storia, un presidente americano è stato incriminato per un reato”.
Le prime righe dell’articolo di Peter Baker (un esperto giornalista che ha seguito gli ultimi cinque presidenti americani) pubblicato oggi in prima pagina dal New York Times rende bene l’idea del momento storico che stanno vivendo gli Stati Uniti. Per la prima volta, un ex presidente degli Stati Uniti è stato incriminato da un gran giurì di New York. L'indagine riguarda il modo in cui Donald Trump, nel periodo precedente alle elezioni presidenziali del 2016, ha comprato il silenzio di un'attrice di film a luci rosse, Stormy Daniels, con la quale avrebbe avuto rapporti sessuali. Il prezzo del silenzio della pornostar sarebbe stato molto caro: 130.000 dollari. Il pagamento sarebbe avvenuto tramite un faccendiere al servizio di Trump, Michael Cohen, suo ex legale e ora suo principale accusatore.
Per il momento non si conoscono con precisione tutti i capi di imputazione contro Donald Trump. Questi potrebbero essere pubblicati ufficialmente solo martedì prossimo, dopo la prima apparizione dell'ex presidente davanti a un giudice, che deciderà sull'eventuale cauzione e sul rilascio. Il legale dell'ex presidente ha assicurato che il suo assistito si presenterà spontaneamente e si sottoporrà alle procedure del caso, dalle impronte digitali alle foto. A questo punto sembra improbabile l’arresto di Trump. A meno che l’ex presidente non voglia alzare il livello dello scontro con i giudici e aizzare i suoi sostenitori facendosi arrestare, magari ammanettato. Per il momento Trump ha reagito parlando di “caccia alle streghe” e di una “persecuzione politica” nei suoi confronti.
La polizia di New York è da giorni in allerta per possibili manifestazioni e proteste visto che l'ex presidente, rievocando una retorica simile a quella dell'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, ha invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza e a farsi sentire. Le misure di sicurezza sono già state rafforzate.
“Da quando Donald J. Trump è stato eletto alla Casa Bianca nel 2016 si sono verificate così tante prime volte impensabili, così tante linee inviolabili sono state superate, così tanti eventi inimmaginabili hanno sconvolto il mondo che è facile perdere di vista quanto questo particolare momento sia davvero sorprendente”, scrive ancora Peter Baker sul New York Times.
Ora che il tabù dell’incriminazione di un ex presidente è stato infranto, Trump potrebbe essere il bersaglio di nuove iniziative giudiziarie. Nuovi ostacoli per io suo sogno di farsi rieleggere alla Casa Bianca nel 2024.