Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 13 settembre 2024
 
 

India, liberato Paolo Bosusco

12/04/2012 

«Sono finalmente libero, sto bene»: queste le prime parole di Paolo Bosusco, dopo la sua liberazione avvenuta a Mohona, un villaggio del distretto di Gajapati. «Non ho alcun risentimento nei confronti dei miei rapitori», ha aggiunto Bosusco, visibilmente dimagrito, dopo quasi un mese di prigionia.

L'italiano era stato sequestrato il 14 marzo nella foresta di Soroda, nell'Orissa, mentre accompagnava il turista Claudio Colangelo, rilasciato poi il 25 marzo.
La prima a dare la notizia è stata la televisione locale Ndtv, che in queste settimane è stata il tramite delle comunicazioni con i gruppi maoisti.

Il rilascio di Paolo Bosusco segue di un giorno il messaggio audio diffuso dal leader maoista Sabyasachi Panda, in cui egli affermava che avrebbe liberato l'ostaggio se il Governo dell'Orissa avesse onorato l'accordo firmato con i mediatori. Dopo lunghi giorni di negoziato, il Governo aveva accettato di rilasciare 7 membri del gruppo maoista. Tra questi, anche Sushashree Panda, moglie del leader, liberata il 10 aprile.

Paolo Bosusco, 54 anni, responsabile di un'agenzia turistica, profondo conoscitore dell'Orissa e delle popolazioni tribali che l'abitano, e Claudio Colangelo, 61 anni, medico attivo nel campo del volontariato, erano stati catturati circa un mese fa da un gruppo maoista che ha subito posto al Governo dell'Orissa, spesso dimentico della sorte dei cosiddetti "nativi", una serie di condizioni per il loro rilascio. Il 24 marzo la situazione si è complicata perché un altro gruppo maoista ha rapito il politico nazionalista indù Jhina Hikaka, del Biju Janata Dal (Bjd), rendendo difficile il dialogo fra le parti. Ma il 25 marzo Claudio Colangelo, malato di malaria, è stato liberato.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo