ATTENZIONE AL CUORE Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’influenza può causare complicazioni più severe nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari. La causa sta nell’infiammazione, scatenata nel corpo dalle infezioni respiratorie acute, che può determinare la formazione di placche e trombi lungo le pareti delle arterie. Stando ai dati riferiti dalla Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (www.salutecuore.it), il rischio di avere un infarto o un ictus nelle prime due settimane dopo un’infezione – come l’influenza – aumenta di 2-3 volte e, pur diminuendo progressivamente, rimane più elevato fino a tre mesi. Il vaccino antinfluenzale, quindi, protegge anche il cuore.
DIGIUNARE? MAI CON I VIRUS
Uno studio condotto dall’Università americana di Yale e pubblicato sulla rivista Cell ha dimostrato che il cibo è utile in caso di influenza, raffreddore o altre infezioni virali, mentre nelle forme batteriche la scelta più congeniale per la salute è il digiuno. Pare infatti che gli attacchi dei batteri inducano una grande produzione di radicali liberi, molecole di scarto dell’organismo potenzialmente dannose, la cui azione può essere contrastata con il digiuno. L’esatto contrario avviene invece con i virus: in questo caso, per accelerare la guarigione e combattere l’infezione, è necessario introdurre buone quantità di cibo. Cosa preferire? Di certo, vanno evitati i cibi particolarmente elaborati, fritti o comunque ricchi di grassi, che renderebbero difficoltoso il processo digestivo peggiorando il quadro di malessere generale, privilegiando invece zuppe calde a base di cereali e legumi, bilanciate e complete dal punto di vista nutrizionale.
IL LIBRO
Ogni anno, l’arrivo dell’influenza
riapre il delicato capitolo delle
vaccinazioni, su cui esistono dubbi
e paure. Nel libro Il vaccino non è
un’opinione (Mondadori, 168 pagine,
16,50 euro), il professor Roberto
Burioni riporta la discussione su un
piano oggettivo, in base alla propria
esperienza clinica e scientifica.
Con un occhio di riguardo per
la profilassi pediatrica, l’autore
spiega quali sono i rischi reali di
questi farmaci sulla base dei dati
epidemiologici e contesta una serie
di leggende metropolitane.