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Benessere

Influenza 2016: da sapere

25/10/2016 

ATTENZIONE AL CUORE  Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’influenza può causare complicazioni più severe nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari. La causa sta nell’infiammazione, scatenata nel corpo dalle infezioni respiratorie acute, che può determinare la formazione di placche e trombi lungo le pareti delle arterie. Stando ai dati riferiti dalla Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (www.salutecuore.it), il rischio di avere un infarto o un ictus nelle prime due settimane dopo un’infezione – come l’influenza – aumenta di 2-3 volte e, pur diminuendo progressivamente, rimane più elevato fino a tre mesi. Il vaccino antinfluenzale, quindi, protegge anche il cuore.

DIGIUNARE? MAI CON I VIRUS

Uno studio condotto dall’Università americana di Yale e pubblicato sulla rivista Cell ha dimostrato che il cibo è utile in caso di influenza, raffreddore o altre infezioni virali, mentre nelle forme batteriche la scelta più congeniale per la salute è il digiuno. Pare infatti che gli attacchi dei batteri inducano una grande produzione di radicali liberi, molecole di scarto dell’organismo potenzialmente dannose, la cui azione può essere contrastata con il digiuno. L’esatto contrario avviene invece con i virus: in questo caso, per accelerare la guarigione e combattere l’infezione, è necessario introdurre buone quantità di cibo. Cosa preferire? Di certo, vanno evitati i cibi particolarmente elaborati, fritti o comunque ricchi di grassi, che renderebbero difficoltoso il processo digestivo peggiorando il quadro di malessere generale, privilegiando invece zuppe calde a base di cereali e legumi, bilanciate e complete dal punto di vista nutrizionale.

IL LIBRO

  

Ogni anno, l’arrivo dell’influenza riapre il delicato capitolo delle vaccinazioni, su cui esistono dubbi e paure. Nel libro Il vaccino non è un’opinione (Mondadori, 168 pagine, 16,50 euro), il professor Roberto Burioni riporta la discussione su un piano oggettivo, in base alla propria esperienza clinica e scientifica. Con un occhio di riguardo per la profilassi pediatrica, l’autore spiega quali sono i rischi reali di questi farmaci sulla base dei dati epidemiologici e contesta una serie di leggende metropolitane.

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