VERO...
Pulire bene la casa aiuta a sconfiggere il virus.
Vero. È buona norma igienizzare con un prodotto disinfettante tutti gli oggetti con cui il virus può essere entrato in contatto. Questi microrganismi infatti sono in grado di sopravvivere fino a 12 ore su varie superfici, come tavoli, telefoni, giocattoli, asciugamani, tastiere del computer. Inoltre, è bene far arieggiare per alcune ore gli ambienti dove il malato ha trascorso la notte o molte ore durante la giornata. Questi accorgimenti, insieme al frequente lavaggio delle mani, limitano il contagio tra i familiari.
Chi fuma è maggiormente esposto all’influenza.
Vero. La nicotina blocca il movimento delle ciglia vibratili presenti nelle vie respiratorie, che hanno il naturale compito di spingere il muco verso l’esterno, eliminando così le sostanze dannose e inquinanti in esso inglobate. Il fumo pertanto priva l’organismo di un importante sistema di difesa ed espone più facilmente a infezioni virali e alle loro complicazioni.
Il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane.
Vero. Prima della manifestazione dei sintomi, vi è un breve periodo di incubazione di 2-3 giorni in cui il soggetto, ancora sano, possiede comunque una carica virale in grado di contagiare le persone con cui entra in contatto.
Ci si può ammalare due volte.
Vero. Seppure sia possibile contrarre il virus dell’influenza solamente una volta all’anno, perché dopo il primo episodio l’organismo sviluppa degli anticorpi contro quel determinato virus, esistono tuttavia forme simili all’influenza, dette sindromi parainfluenzali. Più frequenti, ma di minore gravità, sono provocate da ceppi virali che mutano continuamente.
...O FALSO?
Il vaccino può provocare la malattia.
Falso. I vaccini antinfluenzali sono costituiti da porzioni di virus capaci di attivare la risposta immunitaria, ma non di provocare la malattia. È come se l’organismo ricevesse un “identikit” del nemico senza incontrarlo. In questo modo, non appena il virus entra il contatto con il soggetto vaccinato, si instaura un efficace meccanismo di difesa.
È il freddo a scatenare l’influenza.
Falso. Il nesso non è così matematico, seppure le temperature rigide dell’inverno rappresentino un fattore predisponente alla patologia e vadano a sommarsi ad altre condizioni stressanti di diversa natura, dall’attività lavorativa ai problemi familiari, fino alla privazione di sonno. In generale, dunque, all’influenza si è maggiormente esposti quando il nostro organismo è sottoposto a carichi di pressione eccessiva, che abbassano le difese immunitarie.
In caso di febbre alta, bisogna stare molto coperti.
Falso. È bene stare a riposo, ma non è consigliato coprirsi troppo o sostare in ambienti eccessivamente riscaldati. Al contrario, è importante arieggiare la stanza e trovare sollievo con impacchi freddi sulla fronte per far calare la temperatura. L’importante è ricordare sempre il ruolo della febbre, che rappresenta una risposta dell’organismo all’infezione e pertanto ha un ruolo positivo: va solo monitorata e gestita in modo da non farle superare certi limiti.
La vaccinazione antinfluenzale può essere pericolosa.
Falso. Il vaccino è un’importante prassi profilattica che va considerata come un’opportunità dal paziente e non come un pericolo. Ogni anno, grazie alla facilissima trasmissione, l’influenza determina un elevato numero di morti, molto spesso evitabili. Vaccinarsi è dunque importante.