(Foto Reuters)
L'era Trump è cominciata. Tra enormi divisioni e tensioni accese, come previsto: mentre al Campidoglio si svolgeva la cerimonia di insediamento del 45° presidente degli Stati Uniti, il popolo anti-Trump è sceso per le strade di Washington, New York e altre città per protestare contro il magnate-capo di Stato. La manifestazione principale si è svolta a New York, con la partecipazione di numerose star, da Robert De Niro a Michael Moore, fino al sindaco Bill de Blasio.
Le celebrazioni per il nuovo presidente sono cominciate ieri: al concerto inaugurale organizzato al Lincoln Memorial Trump e Melania sono arrivati mano nella mano, sulle note di Heart of stone dei Rolling Stones, accompagnati dai cori e gli scrosci di applausi della folla assiepata lungo la passeggiata del Mall di Washington fin dall'alba. La coppia presidenziale si è accomodata nel palco d'onore, in prima fila, accanto alla figlia maggiore di Trump Ivanka e suo marito Jared Kushner, designato dal suocero senior adviser (consulente) alla Casa bianca: sarà una delle figure chiave della nuova amministrazione così come la 35enne Ivanka sarà la vera first lady (anche se ancora non è chiaro il suo ruolo). Anche perché Melania ha già dichiarato che non risiederà alla Casa bianca e resterà a New York per permettere al figlio di terminare lì la scuola.
Proprio il concerto inaugurale ha confermato in modo evidente la frattura netta fra Trump e il mondo del cinema, della musica e dello spettacolo e la distanza netta rispetto al precedente inquilino della Casa bianca: mentre le due cerimonie di insediamento di Obama erano state segnate dalla presenza entusiasta di numerose star di Hollywood e della musica, il concerto per Donald Trump è stato disertato da molto artisti, che hanno declinato l'invito a esibirsi, suscitando in alcuni casi delle polemiche.
A dire di no, secondo le indiscrezioni, sarebbero stati fra gli altri la cantante inglese Rebecca Ferguson e il musicista country Garth Brooks. Hanno declinato l'offerta anche Andrea Bocelli e il trio Il Volo: i tre giovani tenori, che sono popolarissimi negli Stati Uniti, hanno spiegato di non condividere le idee del nuovo presidente e di non essere preoccupati per le conseguenze di questa scelta sulla fama di cui godono tra gli americani. Ad accettare di salire sul palco per Trump sono stati le stelle della musica country Toby Keith e Lee Greenwood, oltre a vari gruppi, cori e bande musicali che si sono esibiti durante l'evento musicale durato per l'intera giornata.
La cerimonia di insediamento a Capitol Hill, la sede del Congresso, ha registrato il tutto esaurito, con 250mila spettatori tra politici, diplomatici, funzionari, giornalisti, ma anche tantissima gente comune. Secondo un sondaggio di Washington Post/Abc, il tycoon arriva appena al 40% dei consensi. Prima di insediarsi la popolarità di Barack Obama arrivava al 79%. Oggi alla Casa Bianca è entrato il presidente meno amato degli ultimi 40 anni della storia americana.