Miss, atleta, cantante, imitatrice, plurilaureata, testimonial di eventi benefici; Annalisa Minetti, 42 anni, diventata cieca a 18 anni a causa di una retinite pigmentosa e degenerazione maculare, ha da sempre reagito alla sua disabilità con una forza e un’energia incredibili. L’abbiamo vista con il pancione interpretare con la voce e la gestualità anche cantanti maschi A tale e quale e show. Poi è nata Elena, la sua secondogenita (ha un bambino, fabio, di dieci anni avuto dal primo matrimonio con il calciatore Gennaro Esposito da cui poi ha divorziato), che oggi a 10 mesi. E per celebrare un 27 a un esame universitario (eh sì, perché dopo una laurea in scienze motorie e in scienze della comunicazione studia ancora), ha postato sul suo profilo instagram, una foto con la sua bambina. È stata l’occasione per subire alcuni attacchi incomprensibili che le rimproveravano il fatto che abbia messo al mondo una figlia malgrado la cecità. I commenti sono stati accolti con indignazione dalla maggioranza dei suoi followers, che le hanno tributato la loro ammirazione e solidarietà. È poi intervenuto direttamente la cantante con un post in cui scrive:
«Volevo rassicurare tutti sul fatto che io stia bene, che le parole di queste persone ignoranti e infelici non mi toccano. Da anni sono abituata a sentirmi dire di non vivere e di tutta risposta io vivo e vivrò sempre di più.Cresco i miei figli come donna realizzata nella vita e nel lavoro ; non sacrificando mai un dentino, una recita, una prima pappa nonostante questo mi costi fatica e a volta piango da sola di notte chiusa in bagno per la stanchezza. Perché si, spesso per me è tutto molto più difficile, ma nonostante questo, e nonostante la vostra ignoranza, io vivo cercando di essere all’altezza dei miei sogni e di quelli dei miei figli. Ho un uomo splendido accanto e la nostra casa è piena di sorrisi. E continuerò a condividere la felicità di crescere i miei figli con le tante persone che mi seguono e che sono nel mio cuore».
L’episodio si commenta da sé e non c’è molto da aggiungere se non il fatto che i social sono sempre più spesso un’arena per aggressioni e insulti che non risparmiano nessuno. e anche alcune delle repliche, seppur in difesa della Minetti, usano un tono aggressivo e insultante. Nel merito è chiaro che una disabilità non precluda il diritto a essere genitori: sono innumerevoli i casi di disabili,anche gravi, che hanno creato una famiglia e hanno allevato nel migliore dei modi i loro figli, anzi facendo del loro limite un punto di forza e dando loro un amore ancora più consapevole. Al contrario degli haters noi lo riteniamo un gesto di grande coraggio, che dimostra come la vita trionfi su tutto