Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 29 aprile 2025
 
Svolta Inter
 

Inter: esonerato Mazzarri, riecco Mancini

14/11/2014  Esonerato il ct toscano, la società nerazzurra richiama in panchina l'allenatore che l'ha guidata dal 2004 al 2008 vincendo in totale sette trofei tra cui tre scudetti. Gran regista dell'operazione Massimo Moratti

Il suo nome ai tifosi interisti evoca giorni felici e l’inizio di un’epopea che nel 2010 si concluderà con l’apoteosi del triplete. Sembra passato un secolo. E si sa: «nessun maggior dolore / che ricordarsi del tempo felice / ne la miseria», come dicono gli amanti sventurati Paolo e Francesca relegati nell’Inferno dantesco.

Roberto Mancini torna sulla panchina dell’Inter. A sorpresa ma neanche tanto. Via Walter Mazzarri, bravo e sfortunato. Un allenatore che non aveva dato la scossa che ci si aspettava e con il quale i tifosi non hanno mai davvero legato. Questione di affinità, di alchimia. Il calcio, per fortuna, è anche questo. Non solo conti e razionalità.

«Solo tu puoi salvare l’Inter», ha detto Massimo Moratti, dimissionario da presidente onorario ma coinvolto da Thohir in questo frangente difficile, al ct che ha guidato la squadra dal 2004 al 2008 vincendo sette trofei tra cui tre scudetti. Uno a tempo di record nella stagione 2006-2007 con 17 vittorie di fila e 97 punti totali.

E Mancini ha detto di sì. Troppo forte, probabilmente, il richiamo di tornare in panchina e cimentarsi con una sfida complicata.

Ha un senso questo ritorno? Chissà. Vedremo. Mancini torna all’Inter perché, obiettivamente, andare avanti con Mazzarri era diventato impossibile. I tifosi lo fischiavano senza pietà, San Siro era disertato in massa, una squadra incerta, sfibrata, senza energie e nessun segno concreto di  miglioramento. Serviva un’inversione di rotta che facesse sperare in un cammino migliore.
Anche se non fa mai piacere essere mandati via, quest’esonero, forse, avrà sollevato anche un po’ Mazzarri, al quale la situazione sembrava totalmente sfuggita di mano e finito nel vicolo cieco di giustificazioni e spiegazioni a cui nessuno più credeva e di cui molti si prendevano beffa.

Roberto Mancini era la soluzione più a portata di mano perché, a differenza di Spalletti ad esempio, conosce meglio l’ambiente, ha l'esperienza e il carisma giusti per riallacciare i fili di un rapporto spezzato con i tifosi. Avrà un contratto biennale.

Un ritorno strano che non risolve tutti i problemi, a partire da una rosa di giocatori scarsa e una gran confusione a livello societario. Mancini dovrà riaccendere la luce ma non potrà rimettere a posto cose che non gli competono.

Multimedia
L'Inter volta pagina, da Mazzarri a Mancini
Correlati
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
3

Stai visualizzando  dei 3 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo