Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 14 maggio 2025
 
dossier
 

Il direttore della Caritas di Antsirabè: "Il Papa ci porta pace e speranza"

07/09/2019  Padre Giustino Ranaivomanana commenta la visita di Francesco. E dice: "Un grande aiuto ci è venuto dall'enciclica Laudato sì. Nella mia diocesi oggi non diamo più aiuti economici, puntiamo sulla formazione allo sviluppo sostenibile".

(Foto Reuters)

«È venuto a portarci la speranza, a ricordarci che dobbiamo tornare a essere un’isola verde e non rossa per gli incendi». Padre Giustino Ranaivomanana, 52 anni  - «ma non so la mia vera data di nascita perché, abitando in campagna, sono stato registrato molte tempo dopo la mia nascita») - direttore della Caritas della diocesi malgascia di Antsirabè non nasconde l’emozione per la visita del Papa nel suo Paese. «Non sono potuto andare ai primi incontri perché mi ero impegnato a celebrare un matrimonio, ma sarò presente a tutti gli altri. Sono rimasto colpito dalla grande folla che ha salutato il Pontefice lungo i 17 chilometri che dall’aeroporto lo hanon condotto in nunziatura»

Perché tutto questo entusiasmo?

«Perché speriamo che possa renderci più uniti. A salutarlo, ma anche agli altri incontri e persino alla messa si è iscritto un buon dieci per cento che non è cattolico, ma di altre confessioni religiose. Questo perché, mentre ci sentiamo divisi dalla politica, speriamo che le religioni possano invece unirci. Di questo abbiamo bisogno come popolo. Vediamo nella visita del Papa una benedizione per tutto il Paese. Francesco è venuto a ridarci speranza e pace».

Lei lavora nella Pastorale sociale da otto anni. Quali sono gli ostacoli maggiori?

«L’ignoranza. Il 40 per cento della popolazione è analfabeta, soprattutto nelle zone rurali. Questo significa che i contadini, per esempio, lavorano tantissimo, ma, nonostante gli ingenti sforzi producono poche cose e di pessima qualità. Non sanno cosa significa davvero custodire la natura».

Cosa fa la Chiesa?

«Un grande aiuto ci è venuto dalla Laudato si’. La stiamo studiando in tutto il Paese. In particolare nella mia diocesi, come Caritas, abbiamo smesso di dare aiuti economici. Ci stiamo concentrando, invece, sulla formazione. Stiamo cercando di far comprendere cosa significhi sviluppo sostenibile. Cerchiamo di migliorare la qualità delle coltivazioni nel pieno rispetto dell’ambiente. Sapendo che questo significa custodire, insieme con il dono della terra, quello della vita stessa dell’uomo».

Multimedia
Le più belle immagini della visita del Papa alle Mauritius
Correlati
Diretta Streaming: papa Francesco in Mozambico incontra le autorità e i giovani
Correlati
Le più belle immagini della visita del Papa alle Mauritius
Correlati
WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo