Prosegue il processo di trasparenza del Vaticano.
Presentando il primo Rapporto sulle attività di informazione
finanziaria e di vigilanza per la prevenzione e il contrasto del
riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, il direttore dell’Aif (autorità di informazione finanziaria), René Brulhart
spiega che “negli ultimi anni è stato intensificato l’impegno della
Santa Sede e dello Stato città del Vaticano. Ciò è disceso da un atto di coerenza
per una una missione sul piano morale, affinché l'integrità e la
stabilità dell’economia e della finanza non siano semplici fini, ma
mezzi per favorire il servizio della persona e dei popoli”. Rispondendo
alle domande dei giornalisti, il direttore dell’Aif ha chiarito che è in
corso lo screening sui conti dello Ior e che l’Autorità di informazione
finanziaria ha piena autonomia di ispezione e di verifica dei
procedimenti che possono creare qualche sospetto”. Lo Ior, ha insistito Brulhart, “esiste per servire gli istituti religiosi e la Chiesa, non è una banca commerciale. E anche in futuro speriamo che continui a esercitare questo suo servizio”.
Come risultato di questa maggiore
vigilanza dell’Aif, che è diventata operativa nell’aprile del 2011, sono
state registrate 6 segnalazioni di transazioni sospette rispetto
all’unica del 2011 e la stessa Aif ha inviato due rapporti al Promotore
di giustizia per ulteriori indagini. La maggioranza di questi sei casi è
stato segnalato nel quarto trimestre del 2012, nel quadro di una
maggiore attività di informazione e formazione dell’Aif. “Il sistema di
vigilanza”, ha detto il direttore, “va costantemente migliorando”. Una
grande collaborazione è stata avviata con “la Segreteria di Stato, la
gendarmeria, il promotore di Giustizia e le stesse istituzioni che sono
sotto la nostra supervisione al fine di migliorare consapevolezza e
sicurezza e garantire una cooperazione interna e coordinata ai fini
della prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del
terrorismo”. Brulhart ha spiegato che è migliorata anche la
collaborazione internazionale anche se non ha dato informazioni sulle
eventuali rogatorie “materia che spetta alle autorità giudiziarie”. Il
rapporto registra comunque, nel 2012, una richiesta alle attività estere
e tre dalle autorità estere. Sono state, inoltre, 598 le dichiarazioni
di trasporti transfrontalieri di denaro in entrata in Vaticano superiori
ai diecimila euro e 1.782 in uscita.
Il direttore dell’Aif ha preannunciato
nuove misure per aumentare la trasparenza finanziaria del Vaticano e per
rispondere ai sette punti di “non ottemperanza” segnalti da Moneyvall,
anche se “nessuno Stato, in realtà è ottemperante per tutti i 49 punti
richiesti. La Santa Sede è fra gli Stati con meno punti di non
ottemperanza. Tra pochi mesi, comunque, miglioreremo la nostra
legislazione”.