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mercoledì 22 gennaio 2025
 
dossier
 

Disabilità intellettiva, l'inclusione passa attraverso lo sport

02/12/2024  La Fondazione Santa Rita da Cascia sostiene due progetti innovativi di ippoterapia e canottaggio. «Spesso nei ragazzi con disabilità vediamo solo i loro limiti, senza considerarli nelle loro unicità e le potenzialità. Nell’epoca di disumanizzazione, vogliamo invitare tutti a vivere coltivando la speranza»

Le monache di Santa Rita mostrano il Vademecum 2025
Le monache di Santa Rita mostrano il Vademecum 2025

Donare speranza e un futuro rosa a chi ha bisogno d’aiuto, in particolare cambiando lo sguardo sulla disabilità intellettiva e sull’autismo, per una reale inclusione attraverso lo sport. Questo l’obiettivo con cui - in concomitanta con la Giornata internazionale per le persone con disabilità del 3 dicembre - la Fondazione Santa Rita da Cascia ETS ha lanciato la sua campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di Natale Il futuro è rosa, per sostenere i fragili. L'obiettivo è supportare due progetti di ippoterapia (Ravenna) e canottaggio terapia (Napoli), per un totale di 60 tra bambini, ragazzi e giovani adulti con disabilità intellettiva, tra cui l’autismo.
La Fondazione vuole raccogliere oltre 170mila euro per due progetti in cui una pratica sportiva, ampiamente usata come terapia complementare, viene declinata in maniera diversa. Presso il Villaggio Lakota di Ammonite, nella campagna ravennate, l’ippoterapia diventa equitazione integrata, in quanto non prevede la presenza di psicologi, fisioterapisti e medici, ma si basa sulla competenza dell'istruttrice, una sportiva che unisce la conoscenza della disabilità alla pro-fonda esperienza del cavallo, ai fini dell’inclusione. Presso la realtà dell’Accademia del Remo di Napoli, una pratica ludico-sportiva come il canottaggio diventa, con un approccio medico-scientifico, una vera terapia e uno sport praticato a livello agonistico.
Chi donerà speranza, sostenendo i più fragili e la disabilità, riceverà a sua volta speranza, con il Vademecum 2025, in un percorso per mantenerla viva durante tutto l’anno. Si tratta di un prezioso strumento che potrà essere utile ogni giorno per annotare appuntamenti, riflessioni e propositi, insieme a date importanti della comunità e messaggi ispiratori delle monache agostiniane del Monastero Santa Rita da Cascia, che nel 2012 hanno deciso di creare la Fondazione per rendere più strutturate le loro opere di solidarietà. La donazione minima richiesta per il vademecum è di 18 euro, per s-perne di più si può cliccare su fondazione.santaritadacascia.org. «In attesa del Natale e del nuovo anno, nell’epoca di disumanizzazione che stiamo vivendo, vogliamo invitare tutti a vivere il 2025 coltivando ogni giorno la speranza, per sé e per gli altri, guardando così al futuro con occhi nuovi», commenta suor Maria Rosa Bernardinis, presidente della Fondazione e madre priora del monastero. «Chi dona permette alla Fondazione di rendere a sua volta reale la speranza che Santa Rita incarna, in sostegno dei più fragili, attraverso i suoi progetti di solidarietà. Una speranza che andrà a supportare in particolare bambini e giovani con disabilità intellettiva, tra cui l’autismo, permettendo loro una reale inclusione attraverso lo sport. Il vero problema sono i pregiudizi e l’incapacità di guardare oltre le etichette che persistono nella nostra società. Spesso, vediamo solo i loro limiti, senza considerarli come essere umani con la loro unicità e le loro potenzialità da rendere reali, offrendo loro le stesse opportunità dei loro coetanei, in modo che si sentano parte integrante e attiva della comunità».
I due progetti sopracitati testimoniano concretamente questo approccio, permettendo ai bambini e giovani adulti cui sono destinati di esprimersi, integrarsi e sviluppare nuove abilità, in contesti economici spesso difficili. Presso il Villaggio Lakota di Ammonite, l'ippoterapia ha già aiutato Elena, 16 anni, a superare la paura degli animali, e Filippo, 14 anni, a sviluppare consapevolezza e maggiore autocontrollo. Nel quartiere napoletano di Soccavo, presso la realtà unica dell’Accademia del Remo, Lorenzo, 30 anni, ha sperimentato un "salto quantico" nel suo sviluppo personale.
I fondi raccolti dalla Fondazione mirano a sostenere i costi delle lezioni e del tondino -  la struttura coperta sotto cui svolgerle in caso di freddo e pioggia - per l'ippoterapia, per un contributo triennale di oltre 139 mila euro; ai ragazzi del canottaggio si vuole invece destinare un van, per favorire i loro spostamenti in caso di allenamenti e trasferte per le gare, oltre a sostenere i costi dei collaboratori, per un totale di 31mila euro.

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